O popul mio, io son la Pazienzia;
che piú non ho chi mi dia audienzia.
O degna Povertá, virtú perfetta,
che tanto fust’accetta al Verb’eterno,...
felice è quella che ti sta suggetta,
nel ciel sará felice in sempiterno;
e non si può goder in questa vita,
e ’l paradiso aver alla partita.
...M’affliggo e doglio
ché la perfezione quasi è mancata:
non è piú ’l tempo de’ padri passati,
ch’erano pover, vili e disprezzati.
Chi pensa andare al ciel per altra via
che per patir, si troverrá ingannato.
Giesú, diletto figliuol di Maria,
n’ha dato esempio e a tutti ha insegnato...
Per dimostrarci che s’avea a patire,
elesse su la croce di morire.
L’Umiltade son io, fratei diletti:
oggi non c’è nessun che mi raccetti...
Vestitevi di Cristo, o genti stolte:
non v’avvedete voi ch’il tempo vola?
Non entra in paradiso alcun difetto,
non v’entra quel ch’a Dio non è suggetto.
Andiam cercando, care mie sorelle,
per tutt’il mondo un po’ nostra ventura:
se nel gregge di Cristo una di quelle
ci ricevessi con la mente pura,
perché noi siam vestite peverelle,