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6 | saggio critico sul petrarca |
del Canzoniere, e non si dica il Petrarca intero o il vero Petrarca tutto ciò che il poeta nel suo celere cammino ha lasciato per terra.
Né intendo dire con questo che il libro del Mézières sía affatto inutile e tanto meno spregevole. È una elegante biografia del Petrarca, dove non mancano fine osservazioni e fatti interessanti che valgono a illustrare il Canzoniere. Notabili sono soprattutto le belle pagine ch’egli consacra all’esame di questo capolavoro, con giudizii e criterii sani e con giusto concetto dell’arte. Ma in luogo di esaminare il Canzoniere in sé stesso, egli lo cita per risolvere alcune quistioni di fatto, come: — Il Petrarca fu originale o imitatore? quale era la sua teoria dell’amore platonico? Laura fu persona reale? La passione del Petrarca fu vera e profonda? Quale fu la storia di questa passione? — . Il Canzoniere vi sta allo stesso titolo delle Lettere e de’ trattati filosofici: vi sta come prova e documento delle sue asserzioni. Non è la vita che serve al Canzoniere: è il Canzoniere che serve alla vita, o piuttosto al panegirico.
Giacché l’ammirazione del critico francese si accosta molto alla superstizione. Con filiale cura copre di un manto pietoso le nuditá del suo modello, tutto ciò che di fiacco era nel suo carattere, o di biasimevole fu nella sua condotta. Esagera i sentimenti, idealizza il carattere, poetizza gli accidenti piú ordinaria par che narri e ti fa un sonetto in prosa: ti dá non un Petrarca intero e vero, ma un Petrarca mutilato dalla sua idolatria. Vorremmo nel suo modello un po’ meno del divino e un po’ piú dell’umano. Un’alta imparzialitá avrebbe provveduto meglio alla gloria dell’uomo, collocato si alto che tentare apologie o palliare difetti è quasi un mancargli di riverenza.
Ci è un monumento durevole da innalzare a Francesco Petrarca; c’è ancora dopo tanti lavori un altro lavoro da fare. Ed è la critica del Canzoniere.
La critica è dirimpetto all’opera d’arte quello che la filosofia è dirimpetto all’opera della natura. Si può anzi dire che tante sono le forme della critica, quante quelle che nel processo de’ secoli ha preso la filosofia. Anche la critica ha la sua storia na-