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un dramma claustrale | 67 |
E puoi veder nel viso che il cor mio Per questo è pien di gran consolazione Perché l’angiol di Dio m’ha rivelato Or nuovamente che sarai salvato. |
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Il Monaco |
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Padre, ben che l’umana intelligenza Gravata dal peccato intenda poco, Nondimeno io non ebbi mai temenza Facendo ben d’esser dannato al foco. |
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Il Santo Padre |
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Dapoi che Iddio per sua somma clemenza Ce l’ha dimostro, festa e gaudio e gioco Ne dobbiam fare, il suo nome laudando, Con canti, laude, salmi, inni cantando. |
Puossi cantare gualche cosa, come per esempio il Teddeo o qualche lauda appartenente a detta materia di gaudio. |
Licenzia |
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O anime gentil che desiate Di farvi eredi dell’eterna vita, Con tutto il vostro potere affrenate La carne a noi con l’empio vizio unita, Pronti e parati alle opre di pietate Per soddisfare alla colpa infinita, Sperando in Cristo, vostro Redentore, Che fia di quel che manca pagatore. E questo brieve tempo che v’è dato Perché acquistiate la vostra salute Fate che invano non sia dispensato, Ma sempre in opre degne e di virtute, Fuggendo ogni malizia di peccato E del falso demon la servitute, E Dio ve la dará per sua clemenzia. E qui sia fine, e abbiate licenzia. |
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finis. amen. |
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