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artista eccellente; pure l’uomo valeva di piú». P. i39 r. i0: in Ms mancano tutte le righe dopo «mondo morale che sogliamo».

Varianti fra il testo in volume e la «Nuova Antologia» (i87i): p. ii4 r. 2: «Savioli e Rezzonico e Rolli», R «Savioli e Rezzonica e Nolli». P. ii7 r. 30: «Mancò a Goldoni non lo spirito, non la forza comica, non l’abilitá tecnica: era nato artista», che è la lezione di R, da noi adottata, mentre il volume ha «Mancò ... ma l’abilitá tecnica: era nato artista». P. ii9 r. 20: «Il sentimento dell’eguaglianza si era giá molto sviluppato in Italia», che è la lezione di R, da noi adottata, mentre nel volume manca «in Italia».

46. — La scienza e la vita. — Ci siamo serviti dell’opuscolo pubblicato a Napoli presso Morano (i872), giovandoci della edizione curata dal Croce, la quale, anche se non sempre esattamente corrispondente al testo desanctisiano suddetto, ci ha aiutato a correggere alcune sviste di Co, come a p. i43 r. 5 : «l’arte (a Platone) gli pare corruttrice», dove Co scrive «costruttrice». Inoltre nell’opuscolo, il D. S. scrive parlando dell’opposizione pagana al cristianesimo «la scienza sali nella reggia, si pose accanto a Luciano»: evidente svista, che noi abbiamo corretto con «Giuliano», seguendo in ciò l’esempio di Cr e di Co (cfr. p. i43 r. 33 del nostro testo). Riproduciamo una prima redazione del saggio, direttamente trascritto dal manoscritto (Napoli, Bibl. Naz., XVI, c, 53, autografo): la trascrizione del Cortese, oltre che spropositata e piena di negligenze, è lacunosa.

               Signori,

Siamo nel tempio della Scienza. E non vi attendete giá ch’io voglia farvi il suo panegirico: che non ne ha bisogno. Oramai ella è incoronata, è la Regina riconosciuta de’ popoli civili, sulla sua bandiera è scritto: «In hoc signo vinces». Un tempo era la Scienza che cercava nel suo accordo con la Fede la sua base e la sua forza; oggi è la Fede che cerca nella Scienza una nuova legittimitá, un nuovo battesimo. Non è piú l’intelletto, che cerca la fede, ma è la fede che cerca l’intelletto. Un giorno si diceva: — La fede muove i monti; — oggi si dice: — Sapere è potere — . Le lotte l’hanno ritemprata, e non è valso incontro a lei né scetticismo, né indifferenza. Molti che da lei s’ impromettevano frutti troppo precoci, nel loro disinganno l’hanno rinnegata, e guardando indietro hanno cercata la salute ne’ morti; ma ella non se ne avvede, e va e va lenta e tranquilla, come la Natura. Giunta è oggi al sommo della sua po-