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quella democrazia imperiale, o piuttosto se quella democrazia ebbe una storia. In veritá, ella è morta, e di vivo ci è solo Tacito, che la dipinse e la marchiò. Oggi una falsa democrazia tenta la riabilitazione di Tiberio o di Nerone o di Caligola, principi democratici, e dannano Tacito come aristocratico e calunniatore. Principi democratici di quella fatta compariscono come un cattivo genio fra le nazioni decadute, fattisi capi e promotori della universale corruzione, secondando gl’istinti piú grossolani delle moltitudini per sete di falsa popolaritá, e usando i vizii pubblici a istrumento di governo. Questo fu il cesarismo, e a quel tipo s’informò il secondo Impero, vagheggiando qualcosa di simile a quel sistema di governo, che si compendiò in due parole: «panetti et circenses». Demolí Parigi per dar pane agli operai, imprese vaste costruzioni, favori industrie equivoche, sviluppò il lusso, i bisogni fattizii, le feste e i piaceri; agglomerò in vasti mercati quella moltitudine turbolenta di Parigi, come bestie ben domesticate e ben pasciute, ridotte a immagine della borghesia soddisfatta. Sognavano il progresso sociale e si ebbe la corruzione sociale. Cosi fu sciolto il problema.

Quell’Impero si disse progressista e democratico. E fu un falso progresso e una falsa democrazia. Perché progresso c’è quando si eleva lo stato economico, morale e intellettuale della nazione, e base della vita pubblica sia la giustizia, e base della vita privata sia l’onesto lavoro.

E democrazia c’è quando le classi inferiori con l’istruzione, con la educazione, co’ buoni esempi, con la disciplina si avvicinino alle classi piú colte e piú educate. Quello era un progresso e una democrazia a rovescio, tendente a sviluppare la parte animale e grossolana, e ad abbassare tutta la nazione a quegli strati infimi, che si chiamavano popolo.

Agglomerate le moltitudini in quei vasti mercati, abbandonate a’ loro istinti e a’ loro vizii, alle loro malizie e alle loro industrie equivoche, vegetavano sotto l’occhio paterno di una polizia vigile e bene ordinata, che a custodire la verginitá del loro cervello tenea li in mezzo spie e agenti segreti e sapeva tutto e vedeva tutto. Fu il regno della pancia piena e del cer-