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di lordura; all’entusiasmo artistico, alla discussione de’ principii, che testimoniano vivo in un popolo il culto dell’arte e della scienza, sottentrano piccole passioni e meschini intrighi e grossolani pregiudizi. S’è fatto un gran dire intorno alla Fedra e alla Mirra: che cosa è nato di tutto questo baccano? Nessun lavoro serio.

Argomentatelo dalle quistioni che si sono poste, poiché il porre la quistione cosí o cosí è indizio dello stato in cui si trova la scienza, del modo in cui è concepita. Eccone un saggio.

i. La Mirra è una cattiva tragedia, perché non rassomiglia alla Fedra. 2. La Fedra e la Mirra sono tragedie immorali. 3. Molti fatti nella Fedra sono improbabili. 4. Racine ha tolto di peso molte situazioni e luoghi interi da Euripide. 5. La Mirra è migliore della Fedra, perché è meno collegata con i tempi ed i costumi antichi. 6. La Fedra di Racine è una concezione moderna e cristiana; Ippolito e Aricia sono personaggi moderni, ecc.

Queste quistioni sono i luoghi comuni della critica. Non disconosco la loro importanza; nel tempo in cui furono poste, destarono ardenti discussioni, diedero un vivo impulso agli intelletti; e ciascuna è stata un momento essenziale nella storia della critica. Questa scienza, come tutte le altre, si è andata formando a poco a poco; ha avuta anch’essa le sue ipotesi, i suoi sistemi, i suoi filosofi, i suoi pedanti. Ciascun sistema critico è la scienza considerata da un lato solo che si pone come tutto, è una forma che si pone come sostanza; esso dileguasi innanzi ad un sistema superiore, in cui ricomparisce nella sua vera natura, cioè non piú come il tutto, ma come parte. Quel sistema superiore è una concezione piú vasta, un orizzonte piú largo, ma non ancora il tutto, il sostanziale; eppure si pone anch’esso come tale, poiché gli uomini hanno bisogno di vedere, nel sistema da loro seguito, non solo la veritá, ma tutta la veritá. Di questi diversi sistemi rimangono alcune idee, che penetrano nelle scuole, nelle conversazioni, nella vita comune: idee disparate e spesso contradittorie, appartenenti a sistemi opposti, le quali diventano il patrimonio, il repertorio degli uomini estranei alla scienza, messe insieme e infilzate cosí