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72 saggi critici


— Che cosa sei tu? — Può allora determinare il suo significato, il valore del concetto che l’informa, considerarlo per rispetto al tempo ed al luogo dov’è nato, assegnargli il suo luogo ed il suo significato nella storia dell’umanitá e nel cammino dell’arte, e contemplar le sue leggi nelle leggi generali della poesia.

— Che cosa è colui che ti ha creato? — E mi determinerá l’estensione e la profonditá del suo ingegno, le sue facoltá, le sue predilezioni, i suoi pregiudizi, le corde che risuonano nella sua anima, e quelle che mancano o sono spezzate, l’influsso che su di lui ha avuto il suo tempo, la sua nazione, la critica, la filosofia, la religione, l’arte; ciò che in lui vi è di spontaneitá e di riflessione, di originalitá e d’imitazione; e conosciuto l’uomo, può accompagnarlo nell’atto della concezione, e mostrare come sotto al suo sguardo amoroso si sia andato a poco a poco formando quel mondo che desta la nostra ammirazione.

Critica perfetta è quella in cui questi diversi momenti si conciliano in una sintesi armoniosa. Il critico ti dee presentare il mondo poetico rifatto ed illuminato da lui con piena coscienza, di modo che la scienza vi perda la sua forma dottrinale, e sia come l’occhio che vede gli oggetti e non vede sé stesso. La scienza come scienza è filosofia, non è critica.

Ma questo quadro che sono andato delineando è una pura utopia, una repubblica di Platone. Se consultiamo la storia della critica, troveremo che ciascuno di questi elementi è venuto fuori nel tal tempo, e dopo di aver vinto l’antecessore ha regnato da assoluto padrone insino a che non è stato cacciato anche lui a sua volta. Questo, quanto alle cose; e quanto alle forme, ecco ciò che troveremo. Quando una dottrina è penetrata in tutte le classi, ed è generalmente ammessa, la discussione non cade più su’ principii, ma sull’applicazione. I principii diventano un semplice supposto, qualche cosa di convenuto; la forma dottrinale è riputata una pedanteria; la critica prende allora una forma che molto si avvicina all’arte; la scienza vi sta come un sottinteso. La critica francese è quella che piú si accosta a questo tipo; perché, quantunque abbia ultimamente accolte molte idee