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le «contemplazioni» di victor hugo 45

spezzarlo alla sua volta. In questa sua maniera di poesia Victor Hugo non ti presenta mai una creatura poetica perfetta. Ti trovi nel soggiorno delle ombre; sono apparizioni fuggevoli che ondeggiano e passano; è una fermentazione universale, senza che mente venga a compimento. Gli è come in un sogno: vediamo una stanza e la stanza si trasforma in un campo, ma i contorni sono cosí indeterminati, che non sappiamo proprio se sia stanza o campo, quando vediamo uscirne una terza cosa, che ci par cielo, e il cielo si trasforma in uomo, né siamo ben sicuri che quell’uomo resti uomo. La realtá in queste poesie ci vacilla innanzi, in un continuo stato di trasformazione. L’arte rimane nelle basse regioni della immaginazione, senza sublimarsi a fantasia; ci dá delle immagini, non il fantasma. Ma che immagini! Hai tutti i colori dell’arco-baleno; mille raggi tremolanti che entrano gli uni negli altri e ti abbagliano; mille forme danzanti che t’inondano di luce e spariscono; piove oro da tutte le parti; l’onnipotente immaginazione del poeta lussureggia in tutta la sua ricchezza. Innanzi a questa danza perenne senza musica che la regoli, innanzi a questo mondo mobile senza un centro queto intorno a cui si limiti, noi rimaniamo come ubbriachi, parendoci di avere un capogiro, e che le mura della stanza si movano e che il suolo ci tremi sotto i piedi. Non possiamo abbracciare tutte le forme; non possiamo fermarci in alcuna, incalzati dalle sopravvegnenti, e le ci fuggono tutte. Hai i colori senza la faccia, i raggi senza il sole, la pioggia d’oro senza Giove.

È questa la tendenza romantica portata fino alla sua ultima punta, fino all’umore. Le forme vaniscono come vapori, ed il poeta gioca con esse. Quello che fa, egli lo vuole: è il suo fine. L’ultima conclusione di questa poesia è T indifferenza delle forme, la loro unitá nell’unitá dell’essere, la loro uguaglianza innanzi al poeta, che spira in tutte la stess’anima. Voi credete che l’idea stia in questa forma? ed egli ve la spezza e fonde nuovi metalli e vi fa brillare al di dentro la stessa idea, componendo una specie di naturalismo poetico, nel quale al di sotto della pietra fa palpitare il cuore di un uomo. Eppure, innanzi a questi