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carattere di dante e sua utopia 113


Filosofia è «amoroso uso di sapienza, figliuola di Dio, Regina del mondo»; quando Iddio mosse le sfere, ella era presente:

                              

Costei pensò chi mosse l’universo.

                              

La filosofia fu dunque per Dante la scienza delle divine ed umane cose, la scienza del mondo, il contenuto universale, nel quale trovava determinati tutti gli oggetti della sua fede: Dio, virtú, umanitá, amore, ecc. Fu non solo speculazione di dolcissime veritá, ma fondamento della vita, e vi conformò le sue azioni. «Absit a viro philosophiae domestico temeraria terreni cordis humilitas... absit a viro praedicante justitiam... nonne dulcissimas veritates potero speculari ubique sub coelo?» Questo «amico della filosofia», come con giusto orgoglio si chiama, non le crede solo in astratto, ma le consacra la vita tutta intera, e vi si appassiona, rapito in quella mistica esaltazione, che dicesi entusiasmo.

Chi vede con quanto ardore Dante s’immerge nelle piú profonde speculazioni, dirá: — Ci è in costui del mistico, dell’ascetico — . Ed è vero. Ma questo ascetico non rimane chiuso nella sua cella, solitario contemplatore. Appartiene alla chiesa militante, è un soldato della veritá. Ha innanzi un mondo filosofico, e a quella immagine si studia di condurre il mondo reale, e vi si travaglia, quando non può con l’opera, con la penna. Scrive lettere, fa trattati, compone poesie, sempre con quella immagine innanzi. Ma il mondo è troppo lontano dalla sua immagine. Questa discordia tra la sua idea e il fatto lo agita, lo inasprisce; senti in ogni sua pagina non il filosofo tranquillo, ma il guerriero, fatto piú feroce dalla resistenza.

La sua passione è sempre effetto del solo entusiasmo? Non vo’ giá fare del nostro eroe un santo; con la sua parte celeste ci è anche la creta.

L’entusiasmo è la poesia della passione. Togliete l’entusiasmo, e la passione rimane un istinto animale. Nelle nostre passioni ci entra, e spesso senza che ce ne accorgiamo, l’amor proprio, l’interesse, l’inimicizia, l’antipatia, la prevenzione; l’entusiasmo le purifica e le nobilita.