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«clelia o la plutomania» di gattinelli 3ii

fine procede per caso, e voi non avrete conseguito lo scopo morale, dicendo lo spettatore in cuor suo: — Poteva succedere altrimenti. — Vedete, dunque, in quanti impacci si dee trovare un povero galantuomo per questo benedetto scopo morale.

Volete voi una ricetta perché senza stillarvi il cervello conseguiate lo scopo morale? È semplicissima; non ve ne date pensiero: siate artisti, ubbidite all’arte. Credete dunque che l’arte sia in sé cosa immorale: si che vi bisogni soprapporle uno scopo morale? Ma la commedia? Che sorta di moralitá vi può essere nella commedia? essa che rappresenta il reale, il positivo, la materia, e lo gitta in viso con aria di scherno all’ideale, allo spirito? Qui la quistione si fa seria. E so ben io un saccente che voleva sbandita dalla societá la commedia, come scuola di corruzione; e so ben io un pedante che, frantendendo Hegel, negava alla commedia la qualitá di arte. Le due conclusioni vanno insieme. Se la commedia non è morale, perché è la caricatura di ogni nobile cosa, la commedia non è arte, perché è la materia che fa la caricatura dello spirito, la prosa che fa la baia alla poesia, il reale che si beffa dell’ideale. Ma ella è l’una e l’altra cosa; è moralitá e arte. In che modo?

Rimanendo commedia, rappresentazione del vizio; e tanto vi sará piú di moralitá e di arte, quanto la rappresentazione sará piú viva. Rappresentatemi la plutomania, ma non m’introducete un poeta drammatico che declami pedantescamente contro di essa: le prediche lasciatele al pulpito. Rappresentatemi la plutomania bene, e non sentirete bisogno, per esser morale, di convertire il plutomaniaco, o di fargli rompere il collo. Perché, quando voi mi rappresentate il vizio, la prosa, la materia, il reale, che si {ione esso, e sol esso, come il sostanziale, l’ideale, il vero, il serio della vita, scoppia irresistibilmente il riso. E il vostro riso è un attestato di moralitá e di arte. Voi ridete perché siete un uomo morale ed avete il sentimento dell’arte; perché vi si rivela subito il contrasto fra quello che è nelle pretensioni dell’uomo vizioso e quello che è nella vostra coscienza. Rendete il vizio ridicolo; fateci ridere a spese di Maurizio; il riso è piú morale che tutte le conversioni e le