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72 primo corso tenuto a torino: lez. ix


sta Dio, il cui pensiero è amore informativo, che move il Sole e le altre stelle, e tutto ciò che esiste è a sua sembianza. Quanto si leva piú su, piú s’accosta a Dio, piú la faccia gli rassomiglia, piú il suo pensiero penetra e risplende.

La teologia dantesca adunque non è solo cognizione, ma amore ed opera; non è solo scienza, ma grazia. La scienza di Dio, fatta efficace dalla grazia e dall’amore, è vita di tutti gli esseri, è salute di tutti gli uomini. Il viaggio o lo studio dell’universo dantesco, cioè dell’universo tipico metafisico e morale conforme al pensiero di Dio, è infruttifero per l’uomo e quindi per Dante, quando non sia fortificato e guidato dalla grazia, infiammato dall’amore di Dio. La scienza divina, animata dall’innamorata fantasia, è cosí un idolo, una persona. È l’idea fatta santa e divenuta donna misericordiosa che asseta di sé il poeta. E quando nel suo viaggio a salute ei la si toglie a guida; quando dee dare a questa idea una faccia ed un nome, qual meraviglia che gli si sia rappresentata dinanzi Beatrice?

Che cosa è dunque la Beatrice della Divina Commedia.? È Beatrice donna santificata e idealizzata; è l’antica Beatrice arricchita di tutto ciò di che si è fatta ricca l’anima dell’amante.

Che cosa è divenuto il suo corpo? Alcun che di etereo e d’intangibile avvolto in un nembo di luce, riso che fiammeggia, occhi che risplendono, il piú chiaro sembiante di Dio, un corpo senza contorni e senza determinazioni, simile a quelle fuggevoli apparizioni di creature celesti, che sono il primo sogno della giovinezza, quando ella non ha trovato ancora alcuna cosa reale in cui posare. Che cosa è divenuto il suo amore? Un sentimento puro di desiderio, d’inquietudine, di sospiro, di passione. A prima giunta l’antica fiamma si ridesta e fa tremare il sangue, come nella lirica egli canta della sua giovinezza; ma indi a poco sottentra un dolce affetto che non lo turba, e secondo eh ei si avanza di stella in stella, di virtú in virtú, e ch’ei piú la comprende e piú l’ama, l’amore si fa piú spirituale e piú puro, e prende all’ultimo quasi forma di pietá e riverenza filiale. E che cosa è divenuta la sua anima? Il poeta le avea giá largito tutto ciò che di virtú e di gentilezza avea saputo concepire la sua