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nota 447


Ivi, r. i4: «sentimenti»; Croce: «movimenti»; rr. i7-i8: «queste veritá, e, per accomodarle al sistema le altera»; Croce: «questa veritá, e, per accomodarla al sistema, l’altera»; rr. i8-i9: «l’esistenza dell’infinito nel finito, come il suo spirito è il trasparire dell’infinito dal finito, cosí»; Croce: «l’esistenza dell’infinito nel finito, cosí»; r. 36: «non ci è ritegno»; Croce: «non vi è ritegno».

P. 342, r. 4. Dopo il punto il De Sanctis scrisse, poi cancellò: «E come altrimenti, se l’essenza della poesia è per lui nell’idea, che abbia nella forma la sua espressione adeguata?».

Ivi, r. 30: «ed ha rappresentato»; Croce: «e ha rappresentato».

P. 343, r. 8. Dopo: «Ma» seguiva: «se il poeta ed il critico potessero parlarsi, nascerebbe un dialogo curioso»; poi fu cancellato.

Ivi, r. 8: «non è piú quella»; Croce: «Non è piú quella»; r. ii: «Me l’attendevo»; Croce: «Me l’attendea»; r. i4: «rappresentata»; Croce: «Rappresentato»; rr. i8-i9: «non dee dir bugie; e Goethe ha ben fatto a correggerti»; Croce: «non dee dir bugie»: manca il resto; rr. 22-23: «col domandarsi: qual è l’idea»; Croce: col dimandarsi: qual’è Videa»; r.28: «s’attiene»; Croce: «si attiene».

P. 344» r. i: «ciò che vi è»; Croce: «Ciò che v’è»; r. 7: «parlare»; Croce: «parlar»; rr. i2-i3: «a ciò che è idea»; Croce: «e ciò che è idea»; r. i4: «Ora questo individuo»; Croce: «Questo individuo».

P. 346, r. i5. Dopo: «a soccorrerlo» nel Croce manca: «tutto il suo essere apparisce qui come azione. Ciò che pensa o immagina o sente, rimane inespresso per lui e per gli altri, dico inespresso come pensiero, immagine, sentimento»; r. 20-2i: «sia un filosofo, o un moralista o uno scultore, un poeta, uno storico»; Croce: «sia un filosofo, o uno storico»; rr. 34-35: «in modo che consuoni con una idea»; Croce: «in modo che componga, con una idea».

P-347. r. 5. Dopo: «trasparente» seguiva, poi fu cancellato:

«la critica idealistica ha introdotto molti di questi modi di dire di un chiaroscuro misterioso».

P. 348, r. 5; «corre appresso alla figura»; Croce: «corre appresso alla figlia» r. 36: «giugnere»; Croce: «giungere».

P. 349, r. 9: «aggiungervi»; Croce: «aggiungere»; r. 23: «scuotendo»; Croce: «scotendo»; r. 24: «ti disincanta»; Croce: «ti disinganna»; r. 32: «da’ genitori»; Croce: «dai genitori».