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passione1. Quando infine ebbe trovata, per le lezioni, l’ampia sala del collegio S. Francesco di Paola, si presentò un’altra difficoltá: quella di vincere i sospetti del solennissimo pedante Pier Alessandro Paravia, soprintendente al collegio e professore dell’universitá di Torino, il quale, avendo in uggia i meridionali, perché facili a montare nelle nuvole, prima di concedergli il permesso, volle conoscere il programma delle lezioni. Il De Sanctis con pronta e abile disinvoltura gli sciorinò «li per li un falso programma di commenti allegorici, mitologici e perfino grammaticali»2, e cosí verso la metá di febbraio del i854 potè dare inizio al corso. Ma intanto nella sua mente il programma si era venuto modificando, sia per la difficoltá di trovar giovani che, compiuti gli studi, volessero sottoporsi a una nuova scuola, in una cittá come Torino, che non aveva l’amore e la tradizione degli «studi privati» di Napoli, sia perché, essendo egli nella pienezza del suo fervore intellettuale, dopo la lunga preparazione della scuola napoletana e la meditazione delle opere di Hegel, sentisse il bisogno di dar completo sviluppo al sistema critico che gli fermentava nella mente. Il corso si ridusse a una serie di lezioni, o conferenze, che il De Sanctis tenne per quel primo anno due per settimana, il giovedí e la domenica, ma talvolta anche a intervalli più brevi, o piú lunghi, fin verso la fine di maggio o il principio di giugno. La seconda lezione Dell’unitá dei due mondi nella Divina Commedia ebbe luogo di domenica, il i9 febbraio, e la terza il 23. Di questa non conosciamo l’argomento, ma ci resta l’impressione che ne riportò Margherita Provana di Collegno, che, condotta dal De Meis ad ascoltare l’oratore, annotò nel suo Diario’. «È prodigiosa la sua erudizione sull’argomento che trattava, e lo tratta con sentimento, senza il fanatismo da panegirista e con vedute nuove»3.

Il i9 marzo tornò ad ascoltarlo, e questa volta, insieme col suo giudizio, tracciò la trama della lezione che si svolse sullo stile:



  1. F. De Sanctis, Lettere a Teresa (i836-57) a cura di A. Croce, Napoli, Ricciardi, i954.
  2. F. De Sanctis, Beatrice, saggio inedito a cura di G. Laurini, Napoli, Morano, i9i4, p. xx.
  3. M. Provana di Collegno, Diario politico (i852-56), illustrato con note e documenti inediti a cura di A. Malvezzi, Milano, Hoepli, i926, p. i7i.