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348 appendice

l’individuo, quell’individuo, quella figura, Francesca o Giulietta.

Mi si dirá: che cosa dunque diventa l’idea? L’idea è stata; non è piú. L’idea ha partorito una bella fanciulla; il poeta contempla la figlia e non conosce la madre; corre appresso alla figura ed abbandona l’idea alla provvidenza.

Sento spesso dire: il poeta ha rappresentato il tale individuo per mostrare il tale tipo e il tale carattere, ed ha rappresentato il tale tipo e carattere per mostrare la tale idea. E una conseguenza di questa critica falsificatrice dell’arte. Il poeta mostra l’individuo, come individuo, per se stesso, l’individuo in cui l’idea, l’istinto, il sentimento, la passione, la figura è uscita dalla sua generalitá ed ha preso determinazioni particolari. Ed il suo scopo non è giá che l’individuo abbia ad oltrepassare se stesso e sentirsi come generale, di modo che l’ultimo risultamento sia la decomposizione dell’individuo, o come si dice l’individuo sparente, il generale, che trasparisce dal particolare. Anzi è il contrario; è il generale divenuto, nel tale e tale modo di esistere, e perciò il generale sparente o sparito, vale a dire non piú il generale, ma la forma, o l’individuo, un individuo indecomponibile.

Adunque l’idea in sé e il contenuto in sé non sono una base poetica, l’idea in sé, base dell’idealismo, il contenuto in sé, base del realismo. Amendue sono giá divenuti un’altra cosa, quando si presentano al poeta. L’idea è diventata la forma, e il contenuto è diventato la figura.

Il contenuto è figura, quando non è piú il semplice materiale, ma la materia organizzata. L’idea è forma, quando non è piú il semplice pensiero, ma l’unitá dell’organismo. La poesia s’inizia nella figura, la quale di mano in mano s’innalza a ciò che di piú spirituale è nella forma. Cosi balzan fuori i sentimenti e le idee, non in sé, nella loro natura, ma come implicati nella figura e sviluppantisi da essa, quasi suoi raggi. Balzan fuori, come atti della vita, movimenti, sensazioni, impressioni della figura, o come effetti dalla figura prodotti sul contemplante, sul poeta. Per questa via si può giugnere fino all’assoluto; si