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indirizzo. Il concetto, l’ideale, l’intelligibile, il divino, l’eterno, l’idea, il tipo e l’archetipo, ecc., ecco le parole della nuova poetica, che volgono lo stesso genio ad un lavoro puramente intellettuale: poiché queste parole mostrano abbastanza, come l’attenzione è condotta piú specialmente sulle idee. Hegel congiungeva con rara penetrazione molta finezza di gusto ed un sentimento squisito dell’arte; il che lo ha tenuto in certi giusti limiti, varcati da’ suoi discepoli. Il sistema è inesorabile, come il fato, e ti spinge innanzi innanzi sino all’abisso, te veggente e ripugnante, ma quasi ammaliato. Pur quando sull’orizzonte cominciano a scoprirsi talune conseguenze, a cui resiste la ragione, l’uomo d’ingegno si riscuote all’improvviso e non vuol piú andare e rimane a mezza via. Se non che, in luogo d’inferirne l’insufficienza del sistema, cerca, come innamorato, mille vie ingegnose, mille transazioni per conciliarlo con la ragione, e diviene sofista ed inconseguente. Il sistema sospingeva Hegel a cercare nella forma l’idea, ma il sistema non lo sospinse sino a disconoscere l’unitá organica dell’idea e della forma, anzi la sua maggior gloria è di avere altamente proclamata la contemporaneitá de’ due termini nello spirito del poeta, e di aver posta l’eccellenza dell’arte nell’unitá personale, in cui l’idea stia involuta e come smemorata. Pur questa veritá non entra naturalmente nel suo sistema, ed egli non ha potuto farvela entrare senza alterarla. Nessuno piú di lui ti parla d’individuo e d’incarnazione, sente che lá è il vero; ma, in grazia del sistema, questo suo individuo libero e poetico è nel fatto un individuo-manifestazione, o per dirla col linguaggio in moda, un velo trasparente dell’idea; sicché il principale, l’importante è sempre la cosa manifestala. Ora, a che prò parlarmi di unitá indissolubile, indestruttibile? quando voi, nel medesimo tempo che l’aflermate, la distruggete distinguendo i due termini, e facendoli servire l’uno a manifestare l’altro. Cosi in questa poetica senti di continuo parlare di idea e di forma, con manifesta tendenza a spiccar sempre dalla forma l’idea, a dire in aria di trionfo: L’ho trovate! Idea e forma! idea che dee manifestarsi, e forma che dee manifestare! — Ma questo momento, per valermi dello stesso linguaggio, è puramente filoso-