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270 dai riassunti delle lezioni a zurigo


ed al contrario vive nella memoria di tutti la terzina:

                                         Orribil furo gli peccati miei;
Ma la bontá divina ha si gran braccia
Che prende ciò che si rivolve a lei.
     

Spesso il poeta si contenta di esprimere crudamente la realtá comentata e colorita dai sentimenti contemporanei. In questo caso la poesia ha il suo stile nell’anima commossa degli uditori; ma in altro tempo ma con altri uditori voi avete li una parola squallida e senza vita. Cosi il racconto di Ugo Capeto dovè produrre un grande effetto sui contemporanei, e non di meno la è una poesia arida, scarsa di colori, ed ha aria di cronaca. Trovi il nudo fatto senza contorni e scompagnato di caratteri e di sentimento, quantunque qua e colá non vi manchi un certo vigore di espressione che ti rivela Dante. D’altra parte nella rappresentazione ch’egli fa del papato il satirico è guasto dall’elemento didascalico, che vi prepondera troppo: la forma uccide il fondo. La poesia comincia a manifestarsi nella satira che ella fa de’ Toscani; perché ivi hai il fatto compiutamente contornato. Vedi l’Arno in tutto il suo corso ed i paesi da lui attraversati perfettamente disegnati. Abbiamo il fatto ma non ancora i caratteri e i sentimenti; quegli animali simbolici non ti danno una immagine calda di uomini vivi. Al contrario nell’episodio di Sordello colui che parla rivela una grande ricchezza di sentimenti, e le persone e le cose sono rappresentate con tale pienezza di colori, che manifesta la veemenza dell’affetto ed il calore dell’immaginazione. Vi è insieme dell’eloquente e del poetico. L’occasione di questa satira è tolta dal sublime impeto d’amor patrio col quale Sordello, stato fino allora immobile, si gitta fra le braccia di Virgilio senza conoscerlo, sapendo solo che è del suo paese.

Questo spettacolo turba ed addolora il poeta pensando alle discordie fraterne d’Italia. Dante, come ghibellino, sognava la ricostituzione dell’impero romano con l’Italia a giardino o a centro. Di qui la sua opposizione al papa ed ai municipi e la