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iv. l’«orlando innamorato» 63

cesi si preparano ad una giostra, data da Carlomagno. Quando ecco apparisce una giovanetta, bella tanto, che tutti, compreso Carlone, si scoloriscono in volto. È Angelica, venuta d’India per far prigioni tutti i Paladini. Ha condotto seco un suo fratello dall’armi incantate, dal cavallo veloce come il vento, con una lancia d’oro che abbatte quanti tocca e con un anello che rende invisibili; e si offre in isposa a chi le vincerà il fratello: chi però ne sarà vinto, rimarrà suo prigione. Fino il vecchio Namo e Carlomagno vogliono esser primi: per conciliare le diverse pretensioni si sorteggiano i nomi. (Il Tasso ha imitato tutto questo; il principal merito del Boiardo è l’inventiva: l’Ariosto e il Tasso l’hanno saccheggiato). Astolfo esce pel primo: cavaliere ch’è agevolmente scavalcato, galante, lindo e pinto, millantatore e bravaccio. Gli succede Ferrauto, che, abbattuto con la lancia, cava la spada. Quattro giganti, difensori d’Angelica, accorrono per proteggere il giovinetto; Ferrauto li ammazza e si azzuffa col fratello di Angelica. Ma, grazie all’invulnerabilità dell’uno ed all’armi fatate dell’altro, non si facevano gran male. Mentre si riposano stanchi, Ferrauto dice all’antagonista: — Perché vuoi ch’io t’uccida a forza? Dammi tua sorella — . Il giovane consentirebbe; ma, mentre Ferrauto era bruno, Angelica aveva caro un biondo. Si rinnova dunque la pugna; ma mentre Ferrauto, trafitto l’avversario, si reputava vincitore, sopravvengono Orlando, Ranaldo ed altri, co’ quali gli è forza combattere; e frattanto Angelica, riponendosi l’anello in bocca, sparisce; ed i contendenti rimangono con le mosche in mano. Sopraggiunge un messaggiero che annunzia la venuta di Gradasso, re indiano, con un poderoso esercito per conquistare la spada d’Orlando, Durindana, ed il cavallo di Ranaldo, Baiardo. Ferrauto e Ranaldo vanno in Ispagna. Ranaldo duella con Gradasso, ed è rapito sovr’una barca fatata. Gradasso passa in Francia e fa prigioni tutti i Paladini e Carlo. Ma Astolfo, che ha trovato per caso la lancia fatata e ne ignora le qualità, sfida Gradasso, che gli promette la restituzione de’ suoi prigionieri ove sia vinto. Infatti li restituisce, e se ne torna in India.

Tutto qui è buffonesco: la guerra di Gradasso comincia per