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recensioni e frammenti | 333 |
tissimo, che se ne spicca sdegnoso. E il concetto è qualche cosa di colossale, come in San Pietro, sono due mondi che s’incontrano, il passato e l’avvenire, il misticismo e il vero: il tutto involto in un oscuro inviluppo, come in cielo nuvoloso da cui spannano lampi, o come ne’ responsi degli oracoli. Questo lavoro è frutto di meditazione solitaria, isolata da tutta la vita contemporanea: indi ciò che vi è di grande e di difettoso.
luglio i868.
8. - Un’opera di Augusto Conti.
Ci è venuto alle mani un bel volume stampato a Firenze, col titolo: I discorsi del tempo in un viaggio d’Italia, ricreazioni di Augusto Conti, deputato. È un viaggio che comincia da Napoli e per Civitavecchia e Firenze e Bologna riesce a Venezia ed ha fine a Torino.
Magnifica materia d’impressioni e descrizioni. Ci è però sotto a questo involucro terrestre e materiale un vero viaggio dell’anima, cioè a dire uno svolgimento logico di un pensiero unico, che è la serietá della vita. Se sono contestabili le opinioni religiose dell’autore, ci è però intorno ad esse un ricco fondo d’idee morali e civili, che rispondono alla vita italiana; e di queste la principale e la piú santa è la glorificazione del lavoro.
Aggiungi che nell’autore senti un’anima non intollerante e presuntuosa, anzi soavissima, meditativa, amabile; sicché sei costretto ad avergli riverenza, anche se dissenti dal suo avviso.
La lettura di questo libro ci ha perciò fatta la piú grata impressione.
luglio i868.