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240 | commerazioni |
E quando il sogno divenne realta, quando potè rivedere la patria libera ed indipendente, lá dove per molti è stato il porto, per lui fu il principio di nuovi dolori e di nuovi travagli.
Nessuna parola amara esca da me in questa camera mortuaria. La solennitá della morte impone de’ doveri. Non so: forse saranno, che nell’ultima loro ora vorranno cacciar via una memoria tormentosa, compendiata in questa parola: Francesco Dall’Ongaro.
Quanto a noi, lodiamo questa morte bella, accompagnata dalla rimembranza del dovere compiuto e dal compianto della sua famiglia d’elezione, e dalla stima de’ buoni.