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i6 la poesia cavalleresca

tura e dell’umanità ricorrevano volentieri alle forze sovrannaturali e quindi ad una materia vastissima per sé succedeva un campo anche più vasto. Cosi gli antichi non sapendo rendersi ragione del sole dicevano che era un dio in un cocchio, ed anche adesso per poco che addentriate lo sguardo ne’ bassi fondi della società troverete esempli di questa propensione.

Mi ricordo che quando fu aperto il primo chemin de fer in Napoli, molti del volgo vedendo quelle carrozze camminar senza cavalli (giacché pel volgo carrozza e cavalli sono idee inseparabili), vedendo quel fumo, udendo que’ sibili conchiusero che nella locomotiva dovesse esser chiuso un demonio che tirasse tutti i vagoni. Ed i preti subito soggiunsero: dunque è opera dell’inferno.

Ebbene tale è la doppia libertà della materia romanzesca: essa è in pari tempo libera dalle determinazioni storiche e dalle scientifiche. Ma questo non basta. S’io do ad un poeta una materia intatta dalla storia e dalla scienza e gli dico: sii libero, basterà questo? Non già. Non è solo necessario che il contenuto sia libero ma che sia ancora di sua natura poetico per corrispondere al lavorio che vi debbe imprimere l’ingegno artistico. S’io vi dessi un contenuto matematico dicendovi di lavorarlo a vostra posta, voi mi rispondereste: riprenditi la libertà che vuoi darci: da una proposizione matematica possono ricavarsi numeri cifre figure ma non affetti. Non basta che il contenuto sia libero in quanto lascia illimitata la fantasia del poeta ma che sia poetico eziandio. Un contenuto non è una tabula rasa’, ha leggi, ha condizioni intrinseche; se è ribelle alla poesia invano il poeta vi si travaglierà intorno, vi si porrà coll’arco della schiena.

Prendete la società romana primitiva; il poeta può lavorare come vuole; la storia non è ancor sorta; tutto è libero; ma invano il poeta lavorerà perché gli elementi non si prestano. Vi è una società legale con leggi ferree, con consuetudini ferree e tanto più osservate quanto meno scritte; individui senza iniziativa, lo spirito loro è lo spirito di tutti. Se v’ha qualcosa di poetico è ne’ frammenti, è negli individui che si ribellano, è nella lotta