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I
IL PUNTO DI PARTENZA
PER UNA STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA
Gli antichi rimatori siciliani.
lettera a camillo de meis
Volevo in questi giorni scrivere alcuna cosa delle antiche poesie italiane; ma come fare? Non ho ancora la mente tanto quieta, ch’io possa mettermici riposatamente. — Pensiamo, dico fra me stesso, pensiamo seriamente a Fra Guittone e Fra Iacopone; — e vi ci tengo fissa la mente e mi sforzo di cacciar via gli altri pensieri. Ma questi stessi sforzi li attirano, e in sul piú bello Napoli e Torino, e gli amici e i congiunti, seggono non invitati accanto a Fra Guittone e a Fra Iacopone. Non potendo contrastare a questa disposizione di animo, il meglio è acconciarvisi. Permettimi, dunque, mio amatissimo, che a te indirizzi la parola, a te che soprattutto mi stai ostinatamente innanzi; e però, mescolandoti con queste mie osservazioni, io non fo che tradurre in iscritto quello che ha luogo nel mio animo. Mi è dolce di conversare con te, di trovare una voce amica che risponda alla mia, ora massimamente che, lontano dall’Italia, parmi quasi che tutti mi abbiano dimenticato.
Ogni volta che apro una qualsiasi storia della letteratura e che m’intoppo nella famosa quistione dell’origine della lingua italiana, i miei sedici anni mi tornano innanzi. Capitato da poco nella scuola di Basilio Puoti, io mi appassionai per