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246 la logica di hegel

in sé. In altri termini, il fondamento è i) la forma come unità immediata e indifferente del fondamento e del fondato (fondamento formale); differenza solo di forma perché il contenuto è lo stesso. 2) Ma i momenti della forma cioè fondamento e fondato, si riflettono in se stessi, e sono un sostanziale contenuto, quindi doppio, fondamento e fondato: la forma così scaccia sé da sé, e suppone l’immediato, in cui si rapporta a sé come altro. 3) Questo immediato è il tolto rapporto del fondamento; ma come tolto esso è fondamento non in sé e per sé, ma mediante la forma: esso perciò suppone la forma e il nuovo fondamento; e questo perché contiene in sé l’immediato, si scaccia come fondamento e si rapporta all’altro — mediazione condizionante.

c)

LA CONDIZIONE


Il relativo incondizionato.

Il fondamento si pone e si toglie: come ponente riflessione si fa essere posto, ed è supponente riflessione, cioè si rapporta su di sé come tolto, immediato, altro. Questa sua essenziale supposizione è la Condizione.

Il reale fondamento è condizionato, o è l’essere altro di se stesso. La condizione è 1) immediato vario esistere. 2) Questo esistere è rapportato ad un altro o qualcosa — fondamento, ed è così un posto, o condizione non per sé, ma per altro. Ma perché immediato, esso è vuoto di fondamento: perciò il suo essere posto è tolto, e l’essere una condizione è a lui indifferente. 3) Come condizione produce la supposizione del fondamento; il quale ha in essa la sua identità con sé, e quindi il suo contenuto; ma perché essa come immediato, è indifferente a questa forma, è solo in sé il suo contenuto, un passivo, un materiale, che deve essere un contenuto: così l’incondizionato del fondamento, perché essa è condizione non condizionata, vuota di fondamento. Il qualcosa-fondamento ha l’immediato o la sua supposizione fuori di lui —