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essenza 241

un sostanziale, il negativo posto come negativo, che permane nell’essenza come fondamento di lei. La sciolta contraddizione è così il fondamento, l’essenza come unità del positivo o del negativo — positiva identità con sé, che si rapporta su di sé, come negatività: così si determina e si fa essere posto; ma questo è la sostanziale totale essenza, l’essenza fondamento: nella sua negazione identica con sé e positiva.

Capitolo III

quadro iii: il fondamento

a)

L'ASSOLUTO FONDAMENTO, O IL RAPPORTO FONDAMENTALE


Forma ed essenza.

La riflessione è la pura mediazione dell’essenza con sé: i suoi momenti sono puri substrati dell’immaginazione. Il fondamento è la reale mediazione, riflessione tolta ed in lui contenuta — l’ultima determinazione della riflessione, o meglio tolta determinazione — l’indeterminato non immediato, ma determinato come tolto essere determinato o posto — l’essenza che nella sua negatività è identica con sé. L’essenza è i) determinata o positiva identità, il tolto essere posto, il non posto rispetto all’essere posto — fondamento. 2) Negativa identità — l’immediato non in sé e per sé, ma posto come essere posto: il negativo identico con sé — il fondato. L’unità di questa doppia identità è una sola identità, l’Essenza come tale, differente dalla sua mediazione. La mediazione è unità della riflessione pura e determinata, il posto come sostanziale, e il sostanziale come posto: perciò differente da quella semplice identità che si è detta essenza. — la Forma rispetto all’essenza, presa astrattamente. La forma come essenziale negatività, è il ponente e il determinante; l’essenza come semplice identità del fondamento e

i6 — De Sanctis, Memorie - i.