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la scienza dell’essere 227

tutta in ciascuna differenza. li Tutto è qui un reale substratum, e ciascuna parte è posta di dovere essere in sé questo tutto. La mediazione o risultato è però solo in sé, non posta nel substratum. Quindi, la differenza vi è solo quantitativa — due quanti di uno stesso substratum, che per sé non è quantum, ma in rapporto ad essi è quantum, loro somma, loro fissa misura ed assoluto limite essente in sé. I due quanti come suoi momenti, estrinseci ed indifferenti, ora limitati da esso si rapportano negativamente — il che è la loro qualitativa determinazione — due qualità l’una tolta nell’altra, ciascuna però unità dall’altra indivisibile; la differenza è solo il più dell’una ed il meno dell’altra. Ciascuna è in se stessa un contrario rapporto; nella sua continuità si rapporta nell’altra a se stessa. La continuità è la loro indifferenza quantitativa, e la loro medesimezza qualitativa. Le parti, ciascuna come il Tutto, sono così di rincontro come sostanziali. 2) Il substratum è ora esistere. I suoi momenti sono in esso immediati essenti: il suo in sé e il loro esistere sono senza legame: esso è tutto in ciascuno — due totalità in contrario rapporto, differenti solo quantitativamente, e per l’indifferenza del loro sussistere sottratti al passaggio del qualitativo. Ma i momenti sono ciascuno l’Indifferenza (solo in sé): ciascuno l’unità delle due qualità, ciascuno la stessa somma che è l’indifferenza. 3) Questa opposizione giunge a contraddizione. Ciascuno dentro di sé è in rapporto all’altro, rapporto solo quantitativo — due sostanziali, a cui è estrinseca l’unità e la totalità. Ma ciascuno è unità indivisibile dall’altro, e in tal rapporto ha la sua realtà: e perché la loro quantitatività è di questa qualitativa natura, ciascuno è solo in quanto è l’altro; e l’ineguaglianza o differenza del quantum è sparita: non vi è più o meno. Il primo fattore nell’altro è uguale a sé: l’altro è così tolto, e rimane non più due specifici e fattori, ma un solo sostanziale, un sol Tutto.

Passaggio nell’essenza.

L’indifferenza avente in sé la differenza come quantitativa o estrinseca, è nel suo esistere in opposizione: in sé, non per