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208 | la logica di hegel |
come Unità — è la forma dell’Indeterminazione. Il quantum come tale è limitato, ma il suo limite è astratto, determinazione semplice di esso.
Ma l’Uno non è astratto rapporto su di sé: esso è comprensivo, o discreto — moltiplicitá di uni essente in sé nella grandezza continua, o posta nella discreta, aventi per unità la continuità, o l’uguaglianza l’uno con l’altro. Cosi esso è numero, ove il suo limite è posto come vario in se stesso — determinata moltiplicità di uni, discrezione come quantità numerica, e continuità, come unità. Quantità numerica ed unità producono i momenti del numero.
La quantità numerica è composta di molti uni, che sono in lei non tolti, ma essenti, posti solo col limite escludente, a cui sono però indifferenti. L’Uno comprensivo o limitante (il cento p. es.) penetra il loro esistere e fa che essi siano cento; ma essendo tutti uguali, ciascuno della somma è il centesimo; niuno ha un esistere al di fuori del limite o dentro di sé.
L’Uno limitante è essere determinato rispetto all’altro, la differenza di un numero dall’altro — non qualitativa, ma quantitativa, e perciò solo della estrinseca riflessione: il numero rimane in sé ritornato ed indifferente rispetto all’altro — questa indifferenza, sua essenziale determinazione, produce il suo essere determinato in sé, e perciò la sua estrinsechezza — semplice immediato, a cui è pienamente estrinseco il rapporto all’altro. L’Uno numerico ha questa determinazione o rapporto all’altro come suo momento in lui, nella sua differenza di unità e quantità numerica: la stessa quantità numerica è moltiplicità degli uni, cioè in se stessa assoluta estrinsechezza. Questa contraddizione del Numero o del quantum come tale di essere in sé e fuori di sé, è la qualità del Quantum, che sarà sviluppata.
Applicazione alla filosofia pitagorica.