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scienza dell'essere 191

in ciascuno sussiste in se stesso l’apparenza del suo altro. Importa perciò distinguere essere in sé ed essere posto o essente per altro — differenza riguardante il dialettico sviluppo, non la metafisica, il cui obbietto è solo l’essente, e certo l’essente in sé o nel suo concetto.

B)

DETERMINAZIONE, CREAZIONE, LIMITE


Determinazione riflessa (Bestimmung).

Bestimmung è la qualità dell’essere in sé non pù astratto, ma riflesso in sé dal suo essere per altro, che è così suo momento — unità dell’essere in sé col suo altro momento, essere per altro o essere in lui, nel quale l’in sé si ritiene nella sua uguaglianza con sé. Bestimmung è cosí affermativa Bestimmtheit, riempiuta, perché essa contiene l’in sé e l’in lui del qualcosa. Pensiero è la semplice Bestimmtheit dell’uomo, per la quale egli è uomo, non animale: pensiero in sé è in quanto differisce dal suo essere per altro, p. es. dalla sensibilità. Ma il pensiero è ancora in lui (nell’altro, nell’uomo); l’uomo esiste, come pensante, il pensiero è la sua esistenza e realtà. Cosi il pensiero ha un contenuto e riempimento, è concreto, ragione pensante, Bestimmung.

Creazione.

Quello che qualcosa ha in lui (Bestimmtheit), parte appartiene all’in sé (Bestimmung), parte rimane solo essere per altro, estrinseco esistere del qualcosa, che è nel qualcosa, ma fuori dell’in sé — creazione. Che sia creato così o così è accidentale; ma la qualità del qualcosa è di avere un’estrinsechezza, una creazione, essendo esso mutabile: il mutamento è nel qualcosa quello che diventa un altro. Bestimmung e Beschaffenheit sono perciò differenti. Ma perché quello che qualcosa è in sé, è ancora in lui; qualcosa è affetto dall’essere per altro: Bestimmung è aperta al rapporto all’altro, e scende a creazione. L’essere per altro come creazione, per sé posto