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nota 349

«e tutto finì!», A «e tutto è passato, tutto passa» (e, cancellato, «l’avvenire ci rideva, la vita ci pareva così bella»); ivi rr. 14-15: «Riandando anche noi i suoi versi, eccoci innanzi la Sera del dì di festa», A «Vediamo dunque l’antico, vediamo il cuore di una volta. Eccoci innanzi la Sera del dì di festa». P. 269 rr. 15-16: «Nel Sogno quella cara giovinetta è spenta», A «Ma nel Sogno quella cara giovinetta è morta»; ivi r. 24: «la giovinezza spenta», A «la giovinezza fuggita» P. 270 r. 17: «esprime l’intima letizia», A «manifesta l’interna gioia»; ivi r. 30: «il sentimento è uno», A «il sentimento è lo stesso». P. 271 rr. 10-12: questo brano «quel ‘vedevi’... brivido» manca in A; ivi rr. 14-15: «e oggi può con ragione dire», A «e può oggi dopo la trista esperienza dire»; ivi r. 25: dopo «completa» in A si legge: «Silvia raggiunge le sue compagne immortali nel firmamento dell’arte»; ivi r. 28: «di due individui», A «di due infelici»; ivi r. 30: «Non rende quel che promette», A «E non è solo a que’ due che ‘non rende quel che promette’»; ivi rr. 31-33: «il senso generale fa stacco a modo di sentenza o di riflessione, e talora raffredda l’impressione che ti viene dal particolare», A «ma spesso il generale vi ha la sua espressione in sentenze e riflessioni che raffreddano ciò che di vivace vi ha messo il sentimento personale». P. 272 r. 7: «E quando, in ultimo, la speranza nel suo sparire indica con la mano la ‘fredda morte’» A «E quando nel finire, la speranza, morendo, indica meta ultima all’umanità ‘la fredda morte’»; ivi rr. 12-29: questo brano «ma non fa esistenza» manca in A, in cui al suo posto si legge: «pure ella non è esagerata, non ha voce, non ha moto di persona viva (cancellato: «qui la poesia è propria e vera scultura»). È una statua immobile in una certa attitudine. E può parere la statua dell’Umanità posta all’ingresso di un cimitero (cancellato: «con una iscrizione funebre che spieghi il suo pensiero»). Elena, Beatrice, Margherita, Silvia, ecco la storia della donna nel cervello umano. L’Iliade, la Divina Commedia, il Faust svaniscono in questo breve idillio della vita al quale viene dietro il disinganno e la morte, una tomba ignuda. Sic transit».

Cap. XXXVIII. Di questo capitolo esiste una sola redazione: il manoscritto della Biblioteca di Avellino, copia eseguita dalla stessa mano a cui si devono il manoscritto A1 del cap. XXXVI e quello A1 del cap. XXXVII. Diamo qui le rare parole cancellate nel manoscritto.

P. 273 rr. 16-17: si legge cancellato: «Nel dí di festa egli con-