nome di Silvia (e, cancellato: ‘ e di Nerina ’) gli torna in mente la tessitrice. L’amore è una rimembranza, com’è la sua giovinezza»; ivi r. 30: «cuore vergine», A «cuore vergine e ardente». P. 261 r. 2: «gli concedeva un’espansione socievole» A «gli consentiva un’espansione socievole»; ivi rr. 3-5: il brano «Non è... solo» sostituisce il seguente brano di A: «Pure si sentiva solitario nella amicizia. Coloro avevano certe idee fondamentali alle quali non poteva partecipare»; ivi rr. 20-21: «Niccolini le tragedie», A «Niccolini l’Arnaldo da Brescia». P. 262 rr. 13-14: «dottrine venute in moda», A «dottrine simili venute in moda»; ivi r. 35-p. 263 r. 7: il brano «Con questa... conforto» manca in A. P. 263 rr. 16-17: «I sentimenti del Manzoni stavano a gran distanza dai suoi», A «Le tendenze del Manzoni non erano le sue»; ivi r. 17: «Scrive al padre sempre misurato e accorto, e talora con linguaggio e sentire paterno», A «Scrive al padre sempre in modo accorto e misurato, e parla talora col suo linguaggio e col suo sentire». P. 264 rr. 4-26: il brano «Questo... volta» manca in A, che ha il seguente periodo: «Questa vita nuova e varia in Bologna, in Milano, in Firenze, in Pisa ebbe poca azione sul suo intelletto, rimasto solitario e ripiegato in sé in un ambiente non simpatico, anzi contrario»; ivi rr. 26-27: «Risorto dalla sua apatia, riacquistata la facoltà di immaginare e di amare, si sentì redivivo al cospetto del Fato e della Natura», A «Risorto da quell’apatia morbosa ch’egli chiama indifferenza filosofica si sentì come in Recanati solo al cospetto del Fato e della Natura»; ivi r. 32: «di vivo, di presente», A «di vivo, di presente e di reale»; ivi r. 34: «il poeta dell’Infinito, del Sogno e della Sera», A «il poeta dell’Infinito, della Luna e della Sera». P. 265 r. 2: «alle favole», A «alle antiche favole»; ivi rr. 8-9: «non ne comprende nessuno», A «non ne specifica nessuno»; ivi rr. 17-19: il brano «L’uomo... luce» manca in A; ivi rr. 25-26: «in quella malinconia dolce, che sfugge le sventure reali e cerca asilo nell’immaginazione», A «in quella malinconia dolce, che fugge le sventure reali e la malinconia nera e solida»; ivi rr. 29-30: «Vive’ co’ suoi fantasmi e co’ suoi ideali, solitario; vive nella sua immaginazione forte e calda», N (in A è cancellato e corretto come in Na): «Vive co’ suoi fantasmi e co’ suoi ideali, come oasi inconscia del formidabile deserto che la circonda e che si chiama il mondo. Vive nella sua immaginazione forte e calda»; ivi rr. 32-33: «Ritorna il pittore