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nota 335

prio che si possa dire poetico». P. 32 r. 32: dopo «anni» Ro ha quest’altra frase: «Vediamolo a diciotto, cioè nel 1816».

Cap. V, p. 33 rr. 1-5: «Qui entra... lettere», Ro «Qui entra nuova materia di studio, l’Epistolario, essendo di questo anno appunto le prime lettere». P. 35 r. 5: «su», Ro «sopra» (lezione da noi adottata); ivi r. 16: in N dopo «contemporanea» è cancellato: «Specialmente poté su di lui la lettura della Biblioteca italiana dove scrivevano Monti e Giordani»; ivi r. 20: «Mezzo francese», Ro «Soprattutto lui, mezzo francese». P. 36 r. 6: «È già mutato il suo modo di scrivere», Ro «Ma quello che fa più meraviglia, è il suo modo di scrivere»; ivi rr. 15-16: «ma sibbene Virgilio più volte allegò», Ro «ma Virgilio sì bene assai volte allegò» (lezione da noi adottata); ivi r. 24: dopo «giovane», Ro ha: «in veste di classico e di purista. Non intermetteva però i soliti studi ed esercizi di erudito. Ed in questo anno abbiamo le iscrizioni triopee e la traduzione della lettera di Marco Aurelio a Frontone, libro scoperto dal Mai, e insieme un discorso sulla vita e gli scritti di Frontone. Ci si vedono le orme del Visconti e del Mai. Comentava e traduceva. E ci son venuti pure alcuni che io chiamerei esercizii di traduzione. Abbiamo un’ode di Orazio recata in versi a dieci anni, come dicono, e l’Arte poetica di Orazio», e da qui, al posto di tutto il finale della nostra edizione, continua con un brano identico a quello che va da p. 24 r. 19 a p. 25 r. 10. P. 40 rr. 10-19: questo brano (con la seguente variante per le rr. 10-13: «E tra questi è il progetto di inni cristiani al Redentore, al Creatore, a Maria, la cui idea gli venne forse dagli Inni manzoniani») si trova in Ro nell’esame degli Idillii, a p. 80, r. 1, dopo «schizzi».

Cap. VI, p. 43 r. 16: «animum», Ro «animus» (lezione da noi adottata). P. 45 r. 31: in N manca «breviter» nel verso virgiliano citato invece correttamente a p. 43 r. 15; e noi perciò lo reintegriamo. P. 46 r. 31: «fissi tenevano in lui i volti», Ro «fissi in lui teneano i volti» (lezione da noi adottata). P. 47 rr. 3-4: «E quel suadent somnos», Ro «E quel suadent somnos divenuto un ’vanno persuadendo il sonno’» (lezione da noi adottata seguendo l’esempio di Bo e Co).

Cap. VII, p. 48 r. 13: «Già è un periodo faticosamente costrutto», Ro «Gli è un periodo in qualche parte sgrammaticato per errore di copia»; ivi r. 15: dopo «frettolosi» Ro ha il seguente brano: «Quella versione pubblicata il 1819, era stata fatta l’anno