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Cap. VIII, p. 55 r. 32: «crederla», Bo «crederle». P. 56 r. 10: «incontratasi», Bo «incontratesi». P. 59 r. 8: «e che», Bo «pensiero che».

Cap. IX, p. 69 r. 14: «fondamenta», Bo «fontamenta». P. 70 r. 3: «parve al padre», Bo «al padre parve».

Cap. X, p. 77 r. 30: «è cosa», Bo «son cosa». P. 80 r. 20: «altro da quello ch’eragli apparso», Bo «altro ch’eragli apparso».

Cap. XI, p. 84 rr. 22-23: «L’idea e il nome gli venne naturalmente dagli idillii greci, lui traduttore di Mosco», Bo «L’idea e il nome gli vennero naturalmente dagli idillii greci, a lui traduttore di Mosco». Noi manteniamo la lezione del manoscritto e dei giornali, essendo uso comune del De Sanctis sia l’accordo di due sostantivi al singolare, sia la forma assoluta «lui traduttore» (essendo lui traduttore). P. 87 r. 26: «È la voluttà del Bramino, poeta anche lui, dello sparire individuale», Bo «È la voluttà del Bramino, poeta anche lui, la voluttà dello sparire universale» (la ripetizione di «la voluttà» assente nel manoscritto e nei giornali, è inutile perché il senso risulta chiaro dalla punteggiatura, che pone «poeta anche lui» come in un inciso). P. 100 r. 23: «È l’ideale», Bo «E l’ideale»; ivi r. 25: «quando», Bo «quanto». P. 105 r. 14: «quello», Bo «quel».

Cap. XV, p. 143 r. 10: «Non è già solo un prestanome, lo stesso Leopardi sotto altro nome», Bo «Non è già solo un prestanome, è lo stesso Leopardi sotto altro nome». L’aggiunta del secondo «è» (assente nel manoscritto e nei giornali) deforma gravemente il testo cambiando il senso del discorso critico che punta sulla natura complessa della figura di Bruto, il quale rispecchia i sentimenti del poeta, ma è anche «un personaggio storico», come si chiarisce anche meglio più sotto nella stessa pagina. P. 149 r. 26: «cioè a dire che escono», Bo «che escono».

Cap. XX, p. 174 r. 33: «un Vangelo», Bo «Vangelo». P. 175 r. 28 «Alamanni», Bo «Alemanni».

Cap. XXI, p. 185 r. 33: «scrive a Bunsen il giovane», Bo «scrive il giovane a Bunsen».

Cap. XXII, p. 190 r. 30: «Batracomiomachia», Bo «Batramiomachia».

Cap. XXIV, p. 200 r. 5: «Stratone da Lampsaco», Bo «Strabone da Lampsaco».

Cap. XXVII, p. 216 r. 16: «beffa», Bo «beffe».