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pasticci e poi... vengon da noi come a riscuotere da un banco»; p. 277 r. terzultimo: «facesse per dispetto» (così anche PS), R: «facesse a dispetto»; p. 280 r. 6: «illustrissimo signor don Rodrigo» (così anche PS), R: «illustrissimo D. Rodrigo»; p. 282 r 3: «ad altro, non si fanno» (così anche PS, a parte il punto e virgola invece della virgola), R: «ad altro, e non si fanno»; ivi r. 14: «Giunto fra il tumulto di questi pensieri alla porta della sua casa», PS: «Giunto ecc. di casa sua», R: «Giunto alla porta di casa, fra il tumulto di questi pensieri»; p. 284 r. n: «costretta di domandare», PS: «costretta di domandar», R: «costretta a dimandar»; ivi r. 22: «averle fatto» (così anche PS), R: «averla fatta». A p. 283 r. 5 abbiamo però lasciato il termine «ravviluppato» (PS del ’27: «avviluppato», PS del ’42: «legato»), della cui relativa autenticità il trascrittore non aveva coscienza (tanto vero che al r. 8 ha: «dove l’autore dice ‘passo legato’», da noi sostituito con «ravviluppato») e che del resto è ripreso indirettamente al r. 10: «ed il passo si avviluppa». Non di deformazione, ma di vero e proprio errore si deva parlare invece a proposito dell’omissione del «non» a p. 278 r. 24: «chi lo farà non se ne pentirà».
Correzioni al testo del giornale:
{Pt|| }}Lezione XV. [Don Abbondio]. — Diamo un elenco delle citazioni dai Promessi Sposi deformate rispetto a entrambe le edizioni: p. 286 rr. 6-7: «Eh! ci vuol altro cerotto, ci vuol altro cerotto, ci vuol altro cerotto», PS: «Eh! ci vuol altro, ci vuol altro, ci vuol altro», R: «Ci vuol altro cerotto, ci vuol altro ce-