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nota 377

giovani» si erano iscritti) e dal citato Libro della scuola (cfr. qui addietro, p. 347).

Correzioni al giornale:
p. no r. 18: «rende immortali», R: «rende immortale»;
ivi r. 25: «sono ancora fuori» (MP), R: «sono allora fuori»;
p. 113 r. 18: «dall’immaginazione» (Co), R: «dell’immaginazione»;
ivi r. 2i: «si rivolgono» (Co), R: «si rivolgano»;
p. 114 r. 11: «Che cosa è» (MP), R: «Che essa è»;
p. 122 r. 6: «abbozzati» (MP), R: «abbozzato».
A p. 112 r. 22 abbiamo lasciato la forma «apata» di R (corretta in «apatica» da MP), perché l’abbiamo ritrovata in una lettera del De S. a Ferdinando Martini: «Noi siamo un popolo che... ora si agita stanco e apata nelle morte acque del passato» (F. De S., La. poesia cavalleresca e scritti vari. Bari, 1954, p. 317 ).

Lezione III. [Ermengarda]. — Correzioni al giornale:

p. 124 r. 7: «gli lampeggia» (Ar), R: «gli campeggia»;
p. 130 r. 12: «poesia, tra l’espressione», R: «poesia, l’espressione»;
p. 132 r. 19: «cristiana, rappresentandola», R: «cristiana, rappresentata».

Lezione IV. [Il «Cinque Maggio»]. — Correzioni al giornale:

p. 143 r. quartultimo: «come era concepito», R: «come concepito»;
p. 145 r. 30: «là domina» (questa lezione è già in un errata-corrige di R del 22 febbraio), R: «lo domina»;
p. 146 r. 12: «vostra visione» (già in R, errata-corrige del 22 febbraio), R: «vostra impressione»;
p. 150 r. 24: «e che abbracciava», R: «e abbracciava»;
ivi r. ultimo: «e dell’impressione» (Cr), R: «e dall’impressione»;
p. 152 r. 6: «ma propria» (Cr), R: «ma proprio»;
p. 153 r. 21: «molto svolta» (Cr), R: «molto svelta».

Lezione V. [La tragedia alfieriana e la tragedia manzoniana «Il Conte di Carmagnola»]. — Correzioni al giornale:

p. 155 r. 16: «e vederla» (MP), R: «e vederle»;
ivi r. penultimo: «pacata e calma» (Co), R: «pacata e colma»;
p. 162 rr. 23-24: «che così vigliacca insidia» (Ge), R: «che vigliacca insidia»;
p. 165 r. ultimo: «quella lampada» (Ge), R: «quella campana».