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seppellire, piuttosto che un classico da restituire alla sua più genuina e sia pur confidenziale realtà. E del resto già l’edizione Gentile del 1922 conteneva tutti i materiali manzoniani del De S. allora reperibili.
Di una quasi totale aderenza al testo dei giornali si può parlare invece per il Cortese (Co), sia riguardo alle lezioni desunte dal Pungolo e pubblicate nel primo volume della Letteratura italiana nel secolo decimonono, sia per le lezioni recuperate posteriormente dalla Libertà e pubblicate nella Poesia cavalleresca. Ma nelle edizioni del Cortese, ai pregi di una maggiore aderenza ai testi originali non sempre corrisponde un’adeguata correttezza testuale. Ci limitiamo qui a elencare alcuni evidenti errori di quelle edizioni:
p. 96 r. 2: «colui che stava alla cima di essa [società]», Co: «colui che stava alla cima di esso»;
ivi r. 29: «Patria, Umanità, Virtù», Co: «patria, maternità, virtù»;
p. 97 r. 14: «È un uomo vivente». Co: «È un nome vivente»;
p. 114 r. 11: «Che cosa è». Co: «Che essa è» (così anche il giornale);
p. 154 r. 4: «il poeta esce dalla sua generalità lirica». Co: «il poeta esce dalla sua generosità lirica»;
ivi r. 13: «a cominciare dal papa... e dal re», Co: «a cominciare dal papa... e del re»;
p. 155 r. 3: «la grand’ombra di questa realtà», Co: «la grand’orma di questa realtà»;
p. 157 r. 21: «A lui non importa». Co: «A noi non importa»;
p. 159 r. 19: «cerca farsi un’immagine». Co: «cerca farci un’immagine»;
p. 223 r. 27: «V’ho mostrato», Co: «Vi ha mostrato»;
p. 229 r. 17: «mondo ideale e poetico». Co: «mondo ideale e politico» (così anche il giornale);
ivi r. 21: «mondo ideale, poetico». Co: «mondo ideale, politico»;
p. 237 r. 26: «morale pratica», Co: «morale e pratica»;
p. 240 r. 6: «ai poveri, agl’infelici, agli oppressi». Co: «ai poveri, agl’infelici, agli oppressori» (così anche il giornale);
p. 245 r. 12: «l’intenzione di creare». Co: «l’intenzione di cercare»;
p. 254 r. penultimo: «corre e corre coll’immaginazione», Co: «corre e corre all’immaginazione»;
p. 260 r. 24: «di cui vi ho detto», Co: «di cui vi detto» (così anche il giornale);
ivi r. 32: «Il lago a un punto dov’è il ponte divien fiume». Co: «Il lago ha un punto dove il ponte divien fiume»; ecc.