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nota 351

(Napoli, Morano 1898, voi. I, pp. 1-175) da Benedetto Croce, il quale poté scorrere i numeri de La Libertà e dell’Era Novella, e trascegliervi, largamente ritoccandoli, quei frammenti di lezioni che «o trattano argomenti di cui non si tratta negli studii, o svolgono più ampiamente ciò che in questi è accennato di volo» (p. 4). I brani pubblicati dal Croce furono: la parte finale della prima lezione, riguardante l’analisi degl’Inni; parte della seconda e l’intera terza lezione, su Adelchi ed Ermengarda; l’intera quarta lezione, sul Cinque Maggio; gran parte della sesta lezione, sul coro del Carmagnola, preceduta da un breve sunto della parte precedente; parte dell’ottava lezione, sul primo coro dell’Adelchi; la decima lezione, sulla Morale Cattolica e i Promessi Sposi, largamente condensata nell’ultima parte, nel testo dell’Era Novella; la seconda parte della tredicesima lezione (nel testo dell’Era Novella') e le lezioni quattordicesima e quindicesima, tutte su don Abbondio.

Parecchi anni dopo il Gentile curò, per l’editore Laterza, un intero volume desanctisiano dedicato al Manzoni (F. De S., Manzoni, Studi e lezioni, Bari, 1922), inserendovi, oltre che la Prolusione zurighese del 1856 e i quattro saggi del 1872-73, una scelta più larga delle lezioni del ’72, «ancorché ne dovesse qua e là risultare qualche ripetizione, che non m’è sembrata né anch’essa del tutto priva di utilità» (p. IV). Senonché per alcune lezioni il Gentile dovette limitarsi a riprodurre i riassunti forniti dal Croce, essendo ormai irreperibili parecchi numeri di quei giornali. Le novità dell’edizione gentiliana riguardavano: il resoconto della prima lezione pubblicato sull’Unitá Nazionale; gran parte della quinta lezione, sul Conte di Carmagnola; la prima parte della settima lezione, sempre sul Carmagnola; la dodicesima lezione, sulla forma dei Promessi Sposi, e la prima parte della lezione tredicesima, su don Abbondio, nel testo dell’Era Novella. Ma a parte questi acquisti editoriali, il Gentile si potè anche giovare del controllo diretto dei giornali per ciò che riguardava le lezioni sul Carmagnola e le lezioni decima, dodicesima, tredicesima, quattordicesima e quindicesima, rivedute sull’Era Novella.

Un sensibile passo in avanti nel processo di recupero dell’intero materiale delle lezioni fu compiuto da Nino Cortese il quale, nel curare il primo volume della Letteratura italiana nel secolo decimonono, interamente dedicato al Manzoni (Napoli, Morano,