Pagina:De Sanctis, Francesco – Alessandro Manzoni, 1962 – BEIC 1798377.djvu/354

348 nota

Germania. Ricorda in seguito gli avvenimenti del principio del secolo XIX, perché della letteratura di esso vorrà trattare in questo anno. Paragona l’ideale del secolo XVIII con l’ideale che sorse al principio del presente secolo; si ferma a determinare che cosa furono il classicismo e il romanticismo in Germania e in Francia, e poi come il romanticismo penetrò in Italia ed ebbe a primo propugnatore Manzoni. Ma l’ideale romantico tedesco non è quello di Manzoni, che non ha il sentimento religioso e la fede dell’ingenuo credente, ne’ suoi Inni. Il prof, determina infine ciò che c’è di vivo e poetico negl’Inni, sceverandolo da quello che ci è di rettorico.

31 gennaio. — Il prof, espone ai giovani i suoi intendimenti a proposito della ‘scuola’ che vuol formare... Dà due temi:... 2°) Intonazione degl’Inni di Manzoni e differenza fra essa e quella del secolo XVIII.

9 febbraio. — Lezione sopra l’Ermengarda, fino alle ore 3 p. m.

19 febbraio. — Il professore discorre del Cinque maggio.

27 febbraio. — Lezione sul Conte di Carmagnola. Il prof, fa un riscontro tra la forma della tragedia classica, quale appare soprattutto in Alfieri, e la forma della tragedia storica manzoniana. Ne fa l’applicazione al Conte di Carmagnola. Accenna alla distinzione di personaggi reali e ideali, e al Coro. Pone a base dell’arte la forma in quanto è manifestazione della vita. Ribatte le critiche dei critici tedeschi sul Carmagnola, procedenti dalle vecchie estetiche fondate sull’ideale e sul bello.

11 marzo. — Il prof, continua a parlare del Carmagnola, esamina la critica che ne fece Chauvet e la risposta di Manzoni. Da questo esame, coordinatamente a’ principi dell’arte esposti nella lezione precedente, cava i criteri del ’ meccanismo ’. Dimostra che le unità di tempo, di luogo e d’azione dipendono dall’ ’unità di situazione’, la quale si ha quando l’insieme è fortemente sentito in tutte le sue parti. Applica queste norme alla tragedia, e fa notare che l’azione si rinchiude nel solo terzo atto, essendo il rimanente discorsi e narrazioni. Ciò costituisce difetto non solo artisticamente, ma anche storicamente, perché gli uomini del Medio Evo parlavan poco e operavano molto; il ripiegarsi dello spirito in sé è cosa de’ tempi moderni: così co’ soliloqui e discorsi si falsa lo spirito della storia.

18 marzo. — Il prof., continuando a parlare del Carmagnola, esamina la benevola critica che ne fece Goethe. Tutto ciò che loda Goethe, c’è ed è meritevole di lode; pure la tragedia è difettosa, perché opera d’intelletto più che di fantasia. Ci manca il sentimento di negazione che dovevano provare Manzoni e i suoi contemporanei allo spettacolo di quella vita ignobile del secolo XV. Questo sentimento si sviluppa nel Coro, che è lo stesso Manzoni, rappresentante delle idee contemporanee di nazionalità e patriottismo. Queste idee sorsero in Manzoni per conseguenza degli avvenimenti in mezzo ai quali la tragedia fu concepita, e