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nota 347

ciò che oggi diremmo un seminario, allora già praticato nelle università tedesche e svizzere; e come oggetto d’indagine le varie letterature europee nell’età romantica, centro la letteratura italiana (secondo la natura della cattedra occupata). Senonché, per quel che riguarda il primo punto, il De S. dovette ben presto ripiegare sul sistema tradizionale delle lezioni dalla cattedra; e il motivo lo spiegò in seguito lui stesso, in un articolo intitolato La scuola e pubblicato sulla Nuova Antologia dell’agosto 1872:

        Ma vidi subito non esser possibile cominciare così. Mancava quella certa uguaglianza di coltura, quella comunione degli spiriti, che renda possibilmente armonico un lavoro collettivo. Di giovani ce n’era troppi, vogliosissimi, con abitudini teatrali, impazienti di sentir cantare il maestro e battergli le mani. Quando dissi a certuni che avrei fatta una lezione sola al mese, mi guardarono in faccia, come avessi detto un grosso sproposito. Il mio sistema richiedeva una modestia e una pazienza di lavoro troppo lontana dalla scuola accademica, quale ancora è oggi. Mi risolvei dunque di cantare anch’io, lavorando la mia lezione tutto solo ed esponendo a’ giovani i risultati del mio lavoro1.

Il progetto iniziale di un seminario fu tuttavia applicato ad esercitazioni di natura diversa dalle lezioni: temi vari assegnati ai discepoli e poi discussi collegialmente, secondo quanto si ricava dal citato articolo del De S. e dal Libro della scuola di F. De S. curato dal Torraca2, nel quale si possono leggere i nomi dei discepoli partecipanti al seminario, i titoli di alcune esercitazioni e le osservazioni fatte da maestro e scolari sui vari lavori. Quanto al disegno di uno studio comparato delle varie letterature europee, il De S. non ne fece più cenno nelle lezioni successive: e la trattazione si restrinse, anche per gli altri anni, al campo specifico della letteratura italiana nel secolo XIX, a parte gli occasionali richiami ad autori e correnti letterarie d’oltralpe.

Dal citato Libro della scuola possiamo anche ricavare la cronologia delle prime otto lezioni sul Manzoni:

        29 gennaio. — Il prof, fa la sua prima lezione. Comincia esponendo l’idea di fondare una ‘ Scuola di lavoro comune ’, come ce ne sono in
  1. F. De S., La poesia cavalleresca e scritti vari, a cura di M. Petrini, Bari, Laterza, 1954, p. 292.
  2. Libro della scuola di F. De S., MDCCCLXXII, ed. F. Torraca, Napoli, 1885; ristampato in F. Torraca, Per F. De S., Napoli, Perrella, 1910.