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344 nota

vocazione del maestro e di quegli anni d’insegnamento, fatta nella prolusione al corso di letteratura comparata del 1902 all’Università di Napoli:

        Egli soleva [scrive il Torraca] segnar su la carta, brevissimamente, le parti del soggetto, alle quali giudicava opportuno fermarsi di più, certi fatti e certe idee, che si proponeva di lumeggiar meglio, qualche passo dell’opera, che veniva esaminando; ma anche a quelle noticine non ricorreva quasi mai. Levatosi diritto su la cattedra, riassunta in pochi periodi la lezione precedente, o indicato il punto della trattazione, al quale era pervenuto, entrava in medias res; e perché aveva fortemente meditato il soggetto, poteva abbandonarsi all’ispirazione del momento, sicuro di giungere, senza fermate, né troppo lunghe digressioni, alla fine1.

Quanto alla diligenza con cui fu raccolta la parola del maestro «come gli usci nel dire improvviso», lo stesso Torraca teneva a precisare:

        Non sempre la rapidità della mano, che scrisse, eguagliò quella della voce; qualche periodo fu abbreviato, qualche inciso fu saltato, qualche sentenza o imagine andò perduta: pure, vi si rispecchia assai fedelmente il lavoro, che la mente di lui compiva, dinanzi agli ascoltatori, volta per volta; e spesso ci fa provar l’illusione di averlo presente, di udirlo, di vederlo 2.

  1. F. Torraca, F. De S. e la sua seconda scuola, in La settimana, anno I, n. 33, 7 dicembre 1902, p. 404. Alcune di quelle «noticine» di cui parla il Torraca, concernenti le lezioni sui Promessi Sposi, si possono rinvenire tra le carte manoscritte conservate nella Biblioteca Nazionale di Napoli (fasc. XVI. C. 37). Si tratta di foglietti dove sono appuntate laconicamente alcune espressioni-chiave che dovevano segnare per il De S. i punti essenziali da sviluppare nella lezione. Riproduciamo qui a titolo di documento l’inizio di uno di essi: «Facoltá dell’ideale - Excelsior - Mondo ideale obbiettivo - religioso - poetico - suo istrumento - la fantasia - microscopio - telescopio - suo prodotto - il fantasma - Carattere del fantasma - oggetto impressionante - Storia dell’ideale - Prodotto del reale - sua estensione - sua profonditá - Epoche religiose e poetiche - tendenza a idealizzare - tendenza a realizzare con epoche scientifiche e positive - Forma - immaginazione - colorito stile e lingua - Ideale manzoniano - sacrificio perdono rassegnazione fiducia in Dio - Mondo poetico - Cristoforo - Don Rodrigo - Don Abbondio - Innominato - Borromeo - Conflitto - soluzione - Cristoforo e il Duca - Cristoforo e Don Rodrigo - Innominato e Borromeo - Innominato e don Abbondio - il padre Felice - ecc.».
  2. Ivi.