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314 appendice
Perché questo nuovo genere di letteratura? E la critica rispose: — Per compiere e supplire la storia. La storia da una parte o non vi rappresenta l’uomo privato, o solo per isbieco e come accessorio; d’altra parte ti può raccontare i fatti, ma non esprimere ciò che si passa al di dentro, ciò che si passa nell’animo. A questi due scopi può satisfare solo il romanzo storico, il quale perciò è una azione inventata per farci conoscere un’epoca storica con maggior verità che non può fare la stessa storia — . Questa teoria fu accolta con tanto più favore, in quanto che a quel tempo era invalsa come una mania degli studi storici; sicché la critica si era messa a purificare la storia di ogni elemento poetico, indirizzo che dura ancora al giorno d’oggi. Non fa dunque maraviglia che fu subito accettata una teoria per la quale la poesia si fa vassalla della storia.

        Il Manzoni pose mano al romanzo con questo scopo. La storia di Renzo e Lucia dee secondo lui valere a farci conoscere lo stato dell’epoca che egli ha scelto a trattare. E che cosa è avvenuto? Quello che per lui è un mezzo, il pubblico lo ha accolto come il tutto. Non è la storia di quel tempo, sono i fatti poetici che destano l’interesse del lettore. E quantunque il suo scopo non sia stato raggiunto, pure il suo romanzo è stato accolto come un capolavoro, tradotto in varie lingue e ricevuto come testo nelle scuole. Concorso di applausi, che è venuto ad interrompere lo stesso Manzoni pubblicando un suo discorso contro il «romanzo storico». — Non solo, egli dice, io non ho raggiunto il mio scopo, ma né Walter Scott né altri; non si è raggiunto perché impossibile a raggiungere, perché è uno scopo assurdo. In effetti, o voi non distinguete nel vostro lavoro lo storico dall’inventato, ed allora in che modo può esso darvi una rappresentazione esatta di un’epoca? o voi riuscite a segnare una differenza tra la storia e l’invenzione, e allora l’unità del componimento è rotta; i due elementi non saranno compenetrati insieme, rimarranno l’uno accanto all’altro; avrai un genere ibrido, non storia, non romanzo. Le conclusioni sono giuste; ma le premesse sono false.

È egli vero che il romanzo storico si proponga di farci co-