Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
314 | appendice |
Il Manzoni pose mano al romanzo con questo scopo. La storia di Renzo e Lucia dee secondo lui valere a farci conoscere lo stato dell’epoca che egli ha scelto a trattare. E che cosa è avvenuto? Quello che per lui è un mezzo, il pubblico lo ha accolto come il tutto. Non è la storia di quel tempo, sono i fatti poetici che destano l’interesse del lettore. E quantunque il suo scopo non sia stato raggiunto, pure il suo romanzo è stato accolto come un capolavoro, tradotto in varie lingue e ricevuto come testo nelle scuole. Concorso di applausi, che è venuto ad interrompere lo stesso Manzoni pubblicando un suo discorso contro il «romanzo storico». — Non solo, egli dice, io non ho raggiunto il mio scopo, ma né Walter Scott né altri; non si è raggiunto perché impossibile a raggiungere, perché è uno scopo assurdo. In effetti, o voi non distinguete nel vostro lavoro lo storico dall’inventato, ed allora in che modo può esso darvi una rappresentazione esatta di un’epoca? o voi riuscite a segnare una differenza tra la storia e l’invenzione, e allora l’unità del componimento è rotta; i due elementi non saranno compenetrati insieme, rimarranno l’uno accanto all’altro; avrai un genere ibrido, non storia, non romanzo. Le conclusioni sono giuste; ma le premesse sono false.
È egli vero che il romanzo storico si proponga di farci co-