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e va a spasso, come si dice, facendo l’arte di Michelasso. Or che cosa è che dà una certa continuità a’ suoi atti?

Se don Rodrigo fosse stato un uomo del volgo, si sarebbe goduto in pace le sue ricchezze, pensando a darsi buon tempo, senza brigarsi d’altro, a fare in pace il galantuomo, come diceva don Abbondio. Ma egli è nobile, ed ha per punto di partenza delle sue azioni quello che si dice «onore», «punto di onore», che sventuratamente vive ancora al presente, e consiste nel vincere un puntiglio, entrare in un impegno e spuntarlo, e sentirsi svergognato d’aver ricevuto uno smacco. E questo vi dipinge la parte caratteristica della nostra borghesia, perché anche oggi si sente a dire: — Quel tale è un uomo d’impegno assai — , per dire un uomo di molta importanza; e si dice, per attribuirla a sé: — Mi trovo impegnato — . Don Rodrigo perciò, cresciuto in quella vita frivola, ha per guida il punto di onore.

Egli dunque ha incontrato un giorno una bella ragazza, e gli ha detto un motto galante. Tutto sarebbe rimasto lì, e l’avrebbe forse dimenticata; ma c’era Attilio che rideva beffardo, e don Rodrigo si lasciò dire: — «Scommettiamo» — . La scommessa dunque è il punto di partenza di tutto quello che avvenne poi; e voi vi ricordate che anche Tarquinio fece una scommessa nel campo; anche lì ci fu un puntiglio, che soddisfatto, cagionò la morte di Lucrezia. Alla scommessa segue immediatamente la minaccia fatta fare da’ bravi a don Abbondio; poscia va il padre Cristoforo al palazzotto di don Rodrigo per dissuaderlo dal suo infame proposito, ed allora quella scommessa diventa puntiglio... — Farmi vincere da un frate! — pensò don Rodrigo.

Egli dunque non ha passione alcuna per Lucia; è il solo puntiglio che lo spinge fino al punto di spedire de’ bravi per farla rapire. Egli non riesce nel suo intento, e confidando in seguito il tutto al conte Attilio, questi per mezzo del Conte zio, membro del Consiglio Segreto, fa allontanare il padre Cristoforo dal convento di Pescarenico. E dopo che Lucia s’è rifugiata a Monza, egli va a chiedere il potente ajuto dell’Innominato. In tutto questo voi vedete dunque il puntiglio che muove la condotta frivola di don Rodrigo.