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246 | lezioni |
In che modo l’autore ha voluto ispirarci quel sentimento dell’avvenuto, del positivo, sí che il suo mondo ideale sia un semplice strumento per farci conoscere il secolo XVII?
Finora s’è servito di questo mezzo: ha preso un grande avvenimento storico, e l’ha rappresentato da storico, gettandovi dentro qualche episodio poetico. Così ha immaginato il Carmagnola e l’Adelchi. Ora ammaestrato dall’esperienza, tiene il metodo contrario: l’ideale che là è episodio, qui è divenuto concezione, cioè nodo, fondamento, centro. Dove dunque è il mondo positivo? L’autore ha forse immaginato episodii storici e mescolatili a quella concezione? Di questi episodii ve n’è appena qualcuno e legato intimamente con la concezione, sicché in luogo di chiamarsi episodio, è parte integrante della totalitá: per esempio la monacazione forzata di Gertrude. È un episodio, ma cosí strettamente connesso con l’azione principale, che Gertrude e il suo amante sono istrumento del rapimento di Lucia, e non già come l’Olindo e Sofronia del Tasso, un episodio staccato dalla concezione principale. Dunque non abbiamo qui per centro un grande avvenimento storico, né episodii storici.
Che cosa c’è? Con quali mezzi è ispirato il sentimento del positivo?
Vi sono degli avvenimenti impersonali e patetici. Sono grandi avvenimenti derivati da cause lontane, connessi per mezzo di personaggi importanti con la storia d’un secolo, ma di una influenza così generale, che vanno a toccare l’esistenza del più umile contadino. Quando questi avvenimenti me li fate centro di una storia, troverete le persone che li hanno prodotti: supponete la guerra franco-prussiana, e ci troverete Bismarck e Napoleone. Considerateli nelle influenze che hanno sulle più umili