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tivo? Se fosse sola, apparirebbe in tutta la sua dissonanza col mondo infetto nel quale si trova. Manzoni le mette accanto due esseri, educati allo stesso modo, ma più vicini al mondo positivo, perciò più reali, capaci di alcune imperfezioni. Tutto ciò che è esagerato in Lucia diviene naturale in Renzo ed Agnese.

Renzo ha gli stessi sentimenti di Lucia in quanto a morale, ma è un uomo: un uomo che ha fegato, bile, passioni, impeto; e siccome la dura esperienza non gli ha ancora insegnato che volere non è sempre potere, egli crede con la forza vendicarsi, respingere gli ostacoli. Si vede in lui l’uomo inesperto della vita reale, e da ciò i suoi guai. Quando un personaggio si trova in mezzo alla realtà e non la comprende, e cerca oltrepassarla, nasce il comico. Renzo ha una parte comica: appunto quella parte ideale che risplende in Lucia, è in lui negativa.

Agnese è una donna fatta, ha esperienza, ha gli stessi sentimenti di Lucia e di Renzo, anzi ella li ha inspirati a Lucia. È donna, non ha la forza dell’uomo, e nasce in lei un’altra specie di comico. Renzo cerca superare colla forza, prendere d’assalto l’ostacolo; Agnese vuol girare la posizione, trovare mezzi indiretti per riuscire allo scopo. È un po’ comare, chiacchierona, pettegola, si consulta con la serva, crede, ignorante com’è, tutto ciò che le si dice. L altra donna con l’essenza stessa del carattere di Lucia; e negli attriti colla vita reale manifesta una parte comica.

Notate, dunque, con che bel garbo ha Manzoni immaginato questi tre caratteri. Avete un ideale puro in Lucia, ai cui fianchi due ideali simili, ma modificati dalla vita reale e divenuti comici.

Ma, si potrebbe dire, tutto questo è arbitrario. Perché anche in Lucia non deve penetrare una parte comica, reale?... È chiaro il perché. I personaggi che operano sono Renzo e Agnese; Lucia è una povera canna, senza iniziativa, troppo timida per avere l’idea di resistere agli ostacoli, premuta dai malvagi ricorre a Dio, prega, con quella sua voce soave cerca intenerire. Que’ due sono personaggi reali, si trovano nella vita pratica; ella rimane fuori della lotta, elle se laisse fair e, dicono i Francesi, va dove la conducono, tranne qualche volta, quando ricalcitra in nome