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220 lezioni

sioni terrene, la castità, la povertà, la rassegnazione e la preghiera nelle sventure, il fare offerta a Dio dei nostri dolori, il perdono non solo, ma anche l’amore per gli offensori e i nemici, lo spirito di sacrifizio, l’immolar tutto ciò che è terra per acquistare tutto ciò che è cielo, il disprezzo della vita per il trionfo della giustizia, per conseguire l’eterna salute: tutto ciò diviene per Manzoni il mondo poetico. Ritenete questi particolari che vi faranno comprendere i Promessi Sposi.

Questo «eroico» è uno stato straordinario perché innaturale: per forzare l’uomo a negare la propria natura si richiede grande esaltazione di sentimento. Il carattere proprio di questo mondo manzoniano è l’esaltazione lirica, ciò che gli antichi cristiani chiamavano «estasi» e i moderni dicono «intimità», — cioè lo stare nel corpo eppure vivere fuori di esso, il sentire in sé l’anticipazione del mondo futuro, il contemplare non quello che è intorno a noi, ma quello che noi desideriamo. Così si ha da una parte l’«eroico», dall’altra il «lirico», in questo mondo poetico.

Finché Manzoni ha innanzi la storia divina, finché il suo eroe è Gesù Cristo, la sua eroina Maria, la cosa va. È una storia divina, in cui è rappresentato quel mondo divino. Ma il grande problema di Manzoni è realizzare quell’ideale nella storia umana.

Quando vuol rendere dramma o romanzo il suo mondo epico-lirico, gli si presenta un altro mondo diverso, il «vero storico», come egli lo chiama. Che farà Manzoni per realizzarlo artisticamente? Entreremo nel positivo e vi mescoleremo l’ideale? Questo per lui sarebbe un violare e profanare il positivo, e rimprovera appunto ad Alfieri l’aver gettato principii politici, filosofici, sociali nella storia, il non aver rispettato il reale, essersene servito come semplice materiale in cui ha gettato la sua fantasia.

Grande difficoltà nasce qui nella poetica di Manzoni. Egli ha grande rispetto pel positivo, ed ha nell’anima il mondo ideale, morale e religioso. Come mai questo ideale potrà essere realizzato? Come può farsi senza adulterare la verità positiva?

Manzoni comincia dal determinare che il mondo positivo