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polizia, adoperando spie e tranelli, si hanno per necessaria conseguenza le società segrete. Tutta quella gioventù, tutti gli uomini colti si misero a cospirare, e dettero uno spettacolo di energia di cui pochi esempi si trovano nella storia. La lotta non fu solo nelle piazze, tra i liberali armati di pugnali e i soldati di fucili, ma fu lotta fra società segrete e società segrete. La polizia organizzò anche le sue, vi furono mine e contromine.

Napoli, che acquistossi il titolo di emerita cospiratrice, era il centro delle società segrete, da una parte. Essa avea le logge massoniche quando poca traccia ve n’era nelle altre parti d’Italia. Dopo la catastrofe del 1799 i Napoletani costretti a fuggire dalla strage, si strinsero in societá segrete, e il nome di «massoni» che come quello di «giacobini» era abbonito e attiravasi le persecuzioni, fu cambiato, e i massoni si dissero «carbonari»: questo nome comparve negli ultimi anni di Napoleone e di Gioacchino.

Quale era lo scopo de’ Carbonari? Notate queste idee liberalissime che annunziano le tendenze di essi, il cui nome divenne tenibile dopo il 1821, e i popolani soleano adoperare il vocabolo «carbonaro» con un misterioso tenore e con esecrazione: — Va’ che sei un «cravonaro»! — .

Essi volevano ricostituire la religione, tanto veemente era il bisogno di idee religiose: sentivano che un popolo non può vivere tra l’incredulità e la superstizione. E quindi, intendevano a ricostruire la fede religiosa, e pensavano, una volta ottenuto il loro scopo politico, convocare un Concilio che riformasse il cattolicismo e nominasse un capo, non col titolo di papa, ma di patriarca. Insomma, volevano fondare l’unità morale della nazione per mezzo di un cattolicesimo purificato: e ricordate che Manzoni negl’Inni ha della religione un’idea più pura di quello che era allora il cattolicesimo, proprio come i «carbonari» la vagheggiavano.

Lo scopo politico di essi era una repubblica che con nome antico chiamavano «Ausonia», un reggimento a forma popolare, l’unità nazionale, un’Ausonia unita politicamente come la volevano unita moralmente mediante un cristianesimo riformato.