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vii. il sentimento nazionale 195

E siccome in lui fermentavano le idee religiose, come abbiam veduto, pensa a Colui che scelse il giovinetto ebreo, Mosè, a duce e salvatore dei suoi, e punì gli oppressori del popolo ebreo; e dice: — È sorto l’uomo, sì, per quel Dio che confonde gli oppressori, e sostiene chi pugna per le sue contrade — ; e volgendosi a Gioacchino parla così:


Con Lui, signor, dell’itala fortuna
Le sparse verghe raccorrai da terra,
E un fascio ne farai nella tua mano.

Sono le prime ispirazioni di un giovane nato poeta, che sente il contraccolpo degli avvenimenti e vi fa su una lunga canzone, di cui è rimasto un frammento, scritto alla petrarchesca, con molti endecasillabi, vari settenari, rime a grande distanza, insomma in quella forma solenne usata allora da’ poeti che cominciavano a fare le loro prove.

Quando il Congresso di Vienna consegnò la Lombardia e il Veneto mani e piedi legati all’Austria, quando l’imperatore Francesco II pronunziò quelle dure parole: — I Lombardi debbono dimenticare di essere italiani, non debbono avere altro legame fra loro che l’ubbidienza al loro signore — , quando interrogato Metternich sul titolo da darsi a quel nuovo regno, egli che più tardi disse l’Italia essere una «espressione geografica», rispose: — L’imperatore vuol distruggere lo spirito di unione e le idee costituzionali nel popolo italiano, e perciò non vuole accettare il titolo di re d’Italia (parole duramente chiare scagliate al popolo per fargli forte impressione) e perciò l’imperatore non può volere un esercito italiano e certe istituzioni (il parlamento) che potessero essere fondamento di un prossimo grande stato — ; successe un’esplosione di sentimento nazionale; i più arditi furono presi e la resistenza italiana fu schiacciata nelle prigioni di Mantova e dello Spielbergo.

Dopo le prime prove i piú ardimentosi abbandonarono il proprio paese o ritiraronsi nella solitudine delle case loro.

Quando c’è un governo abbonito il quale sa di essere abborrito e vuol governare colla forza, secondato dalla così detta