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vii. il sentimento nazionale 191

l’uomo che cerca realizzare un ideale religioso: ma mettiamo quest’uomo tra gli altri interessi, in mezzo ad altre impressioni, a contatto con tutto quello che moveva i suoi contemporanei, e vediamo come egli ne partecipa.

Il 1816 fu una data solenne nella storia d’Europa e soprattutto d’Italia. Quella che si chiama Rivoluzione francese non conteneva nel suo programma niente che avesse relazione col sentimento nazionale, anzi quel movimento avea oltrepassato la nazionalità, era, diremmo oggi, cosmopolita. Quando nella famosa Assemblea francese fu fatta la dichiarazione de’ diritti dell’uomo, i legislatori non parlarono in nome della Francia, ma in nome dell’umanità, non proclamarono i diritti del cittadino francese, ma i diritti dell’uomo. Questa è la parte immortale di quella Rivoluzione, che pur avendo la sua attuazione in un confine ristretto, ebbe un significato generale, e nelle conseguenze abbracciava tutta l’umanità: oggi ancora quelle conseguenze si vanno svolgendo.

Come mai in mezzo a un movimento fondato sulla libertà e l’eguaglianza di tutti gli uomini dirimpetto alla teocrazia e alla distinzione delle classi, sorse il sentimento nazionale? Anzi tutto perché la teocratica e feudale Europa, attenta da que’ principii, dié addosso a quel piccolo popolo, dico piccolo comparativamente alla grandezza e al numero degli Stati che gli si gettarono sopra. E allora, quando quel popolo sentì minacciato il suo territorio, si sviluppò nella lotta un nuovo sentimento, quello dell’indipendenza nazionale. Fu dunque anche la Francia quella che dette prima l’esempio memorabile della difesa della propria indipendenza a furia di popolo.

Quando la vittoria le arrise e l’ambizione si svegliò, siccome avviene dei popoli quel che degli uomini, il sentimento della gloria sostituissi a quello della libertá e dell’indipendenza, lusingato anche da coloro che voleano tenere le redini del potere. E avvenne il rovescio di ciò che era avvenuto: quel popolo diventò conquistatore e gli altri rappresentarono il sentimento nazionale; e come la Francia resistette all’Europa coalizzata, vedemmo la Spagna resistere a Napoleone, vedemmo la Germa-