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ii. l’ideale religioso degl’«inni sacri» 117

li giustifica. Che era questo? Voi lo sentite: era l’Italia, era il sentimento politico dell’unitá nazionale che rivelavasi nell’apologia dei Longobardi. E se da una parte si glorificavano questi, dall’altra non avevansi parole a sufficienza severe contro papa Adriano che chiamò i Franchi, Carlomagno, alla distruzione del legno longobardo. Per quegli storici liberali, questa era la prima colpa del papato contro cui ribellavasi il loro animo patriottico. Perciò Machiavelli qualifica severamente l’appello allo straniero per mantenere l’Italia spezzata.

Questi scrittori vanno piú innanzi e si sforzano di distruggere la leggenda di Carlomagno, di quel Carlo tanto ingrandito dai frati, considerato come il principe piú grande del Medio Evo. Essi lo seguono passo passo, fra l’altro constatano le violenze da lui commesse in Italia, mettendo in dubbio la donazione del patrimonio di San Pietro al papa. Leggete Giannone e vi troverete largamente sviluppate queste considerazioni.

Manzoni si gitta negli studi storici, comincia a leggere cronache e trova la questione longobarda. Con che tendenze la esamina? Mette in un fascio Machiavelli, Muratori, Romagnosi, gli storici francesi e italiani del tempo (aveva letto Troya, non Savigny), fa la controparte dei loro risultati, giunge a conchiusioni contrarie. Dimostra che i Longobardi, stranieri, erano rimasti stranieri, avevano conculcata la gente conquistata, usurpate le terre del papa, il quale aveva diritto di chiamare Carlo non contro gli Italiani, ma contro gli stranieri. Ed ammettendo che i Longobardi avessero fatta l’unità d’Italia, non è lecito, per salvare le generazioni a venire, condannare le genti romane a subire le violenze dei Longobardi. Vedete in quale altro ordine di tendenze trovasi il Manzoni negli studii storici. Gittato in mezzo a quelle idee, leggendo cronache, confutando Muratori con critica che si fa perdonare per la bontà, per la moderazione e per lo spirito, gli sorge l’idea di cavare da tutto quello una tragedia storica. Ecco l’origine dell’Adelchi.

— Chi è questo Adelchi? — direbbe don Abbondio, se vi ricordate. Com’esce fuori? Desiderio si comprende, egli fu l’ultimo re longobardo; si comprende Carlomagno: sono uomini della