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54 | spasimo |
qualcuno asserisce che è stata assassinata. Nessuno meglio di voi può aiutare la giustizia a scoprire la verità. Voi pensavate che ella si fosse tolta la vita; ora che avete udito l’accusa non dubitate?
La donna giunse le mani, malcerta, confusa.
— Che dirvi, signore!... È una cosa di spavento!... Io non so...
— Che pensate del vostro padrone? Lo credete capace d’aver commesso un delitto simile?
Ella rispose dopo un minuto di esitazione, ma risoluta:
— No.
— Perchè dite così?
— Volle molto bene alla signora, quando si conobbero. Le volle un bene pazzo. La consolò dei suoi tanti dolori.
— Che dolori?
— Soffriva, era mortalmente inferma. A distanza di pochi mesi perdette il padre e il marito; restò sola al mondo. Il signor conte morì anche in un modo spaventevole, schiacciato sotto un treno.
— Ma il principe poi la maltrattò?
— Sì, offese le sue credenze, l’abbandonò; ma ciò non è una ragione per sospettare questa cosa orribile.
— Rammentate quando, come, perchè cominciarono i mali trattamenti?
— In Italia, quando il signore fu espulso dal nostro paese.