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l’inchiesta | 191 |
svelare i secreti della vostra associazione. E col silenzio vorreste significare che egli venne a Zurigo appunto per lavorare alla propaganda, per congiurare, per una ragione politica, insomma. Vi avverto però che c’è qualche punto oscuro da rischiarare prima di credere questa cosa. Nel tempo che secondo voi egli stette a Zurigo per ragioni politiche, dalla Russia, dall’Inghilterra, da tutte le parti gli scrissero chiamandolo, rimproverandolo di trascurare la causa, accusandolo di freddezza e quasi di viltà. Abbiamo una quantità di lettere che sono molto chiare. Come spiegate questa contraddizione?
La giovane scosse il capo senza pronunziare una sillaba.
— Continuate a non volere rispondere?... E come mai, quando egli lascia Zurigo e viene qui a Ouchy, voi che prima non lo avete cercato, correte a trovarlo, più volte, in una casa che oramai non era più sua, tanto che vi troviamo con lui il giorno della catastrofe?... Non rispondete neppur ora?... Vi dirò dunque un’altra cosa: fra queste lettere dove quasi lo incolpano di tradimento ce n’è una di un amico il quale lo scongiura di non ricadere in una debolezza che pare gli sia abituale: quella di lasciarsi sedurre dalle donne, di dare troppa parte del suo tempo alla galanteria... Questo amico scrive come se già sapesse che proprio una nuova avventura con un’altra donna lo distrae dal compi-