Pagina:De Roberto - La Messa di nozze.djvu/92

82 la messa di nozze


E s’allontanò rapidamente, scavalcando le linee dei binarî, facendo cenno con tutt’e due le mani di seguirlo agli uomini schierati sul marciapiedi centrale.

Stordito, smarrito, Bertini volse intorno lo sguardo.

Che cosa era avvenuto? Nessuno glielo avrebbe spiegato? Un brivido gli passò per la schiena al pensiero del pericolo che minacciava la creatura diletta, al disastro che forse era già avvenuto. Non era forviato il convoglio che la trasportava? O il treno che facevano fermare a Santa Rufina era il suo?

— Per favore!... Sentite!... — disse ad un guardasala, fermandolo mentre gli passava dinanzi. — Qual è il numero del direttissimo che si aspettava per le nove e un quarto?

— 28.35, signore.

— Siete sicuro che non sia l’842?

— Sicurissimo! L’842 è un misto che dovrebbe arrivare alle 9 e 42, ma che sarà fermato a Santa Rufina.

— E il direttissimo?

— Era già transitato da Santa Rufina quando è sopravvenuto l’accidente al treno merci.