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lore. Quasi avvertita da un senso magnetico, ella si volse verso i due sopravvenuti, ma non un muscolo del suo viso si contrasse, non il più piccolo moto la tradì. Perez riconobbe subito la figura ammirata a Valsorrisa, due anni addietro: meravigliosamente bella nel corpo e nel viso, alta e flessuosa come Diana, come la Valchiria, con un prezioso volume di bionde chiome lucenti sulla nuca e sulla fronte, dove, come in tutto il viso, il riflesso dell’ala del cappello e dell’ombrellino diffondeva un chiaror caldo di fiamma. Dopo avere rivolto ai due amici lo sguardo inespressivo e quasi cieco con cui si guardano gli sconosciuti, ella si voltò verso una donna che le stava da presso tenendo per mano un bambino: la governante ed il figlio. Chinatasi a dire qualche cosa al fanciullo, si raddrizzò, tornò a rivoltarsi verso il piroscafo. La massa enorme del «Senegal» si avanzava ancora più lentamente, di fianco; si udivano i fischi del comando, si vedeva a prora il gruppo dei marinai pronti alla manovra dell’àncora, dominati dall’ufficiale che faceva cenni verso la plancia. La barca del pilota, con la stessa bandiera azzurra e stellata che